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Roberto Rosso

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TORINO – Onofrio Garcea e Francesco Viterbo, affiliati alla ‘ndrangheta arrestati circa un anno fa nell’ambito dell’inchiesta “Fenice” perché accusati di aver stretto un patto elettorale con l’ex assessore regionale piemontese Roberto Rosso, sono stati condannati a 4 anni e 8 mesi e a 7 anni e 7 mesi nel processo con rito abbreviato per voto di scambio politico mafioso.

Reato che, secondo i pm Paolo Toso e Monica Abbatecola, è stato commesso in concorso con l’ex assessore. Lo riportano le pagine locali del quotidiano La Stampa.

Secondo l’accusa, in occasione delle elezioni regionali del 2019 i due boss hanno ottenuto 7.900 euro, versati in due tranche, dall’ex assessore Rosso, arrestato lo scorso dicembre dalla guardia di finanza e ai domiciliari dallo scorso luglio. Difeso dall’avvocato Giorgio Piazzese, sarà processato con rito ordinario.

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