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Nino Spirlì durante il suo intervento

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CATANZARO – «Jole ha preso il libro della politica e ha strappato le pagine più brutte. È entrata in questo palazzo e ha sfondato le porte per farci entrare la confidenza, l’amicizia leale, la fratellanza». Queste le parole con le quali il vicepresidente Nino Spirlì ha portato l’ultimo saluto al presidente Jole Santelli a nome di tutta la Giunta regionale. «Non ci sarà più spazio in questa sede per altri linguaggi – ha proseguito – per raccontare questa terra. Anche in futuro verrà sempre raccontata la Calabria bella, la Calabria della cultura, la Calabria dei giovani, la Calabria di chi crede che questa è la regione dei calabresi e non delle cronache sui calabresi. Credo che, nella storia della legislatura regionale, non ci sia stato mai nessun politico che abbia girato la Calabria con jeans e scarpe da ginnastica. Jole è stata un presidente che non amava le formalità. Mai abbottonata. Autorevole senza essere autoritaria. Mai respingente, sempre accogliente. Jole è stata ed è una luce immensa nel patrimonio politico, nel senso di polis, di questa terra. Ha saputo spezzare i silenzi istituzionali».

«Non è facile raccontare le nostre riunioni – ha aggiunto il vicepresidente – perché non sono mai state formali, non c’è mai stata nessuna necessità di aggiustare, di mediare, perché il lavoro l’aveva fatto prima lei. Ci ha scelti uno a uno, ciascuno secondo le proprie competenze, la propria personalità, le proprie contraddizioni sapendo che saremmo stati una squadra unita attorno a lei. Una squadra colorata, profumata. Ognuno di noi ha un suo colore. Jole ha nominato omosessuali nella sua Giunta. È stata la prima in Italia e ha avuto coraggio anche in questo».

«Ti diciamo grazie – ha detto ancora Spirlì rivolto alla presidente Santelli – per il coraggio da leonessa con il quale hai difeso la nostra terra e tutti noi. Il tuo sogno è stato un progetto profumato che noi continueremo a portare avanti, tutti insieme. Cominceremo già da lunedì a lavorare sui programmi che abbiamo condiviso. Jole – ha concluso – parte oggi da questa sede, ma qui rimane il raggio di sole che ha portato dentro questi uffici dal primo giorno del suo insediamento. Ha amato tanto questa terra che da questa terra non se ne andrà mai».

Il segretario generale della Giunta, Maurizio Borgo, ha rivolto, a nome di tutta l’amministrazione regionale «un sincero e commosso abbraccio ai familiari del presidente Santelli, come la chiamavo io – ha evidenziato – per rispetto istituzionale, di Jole, come mi invitava con bonario rimprovero a chiamarla, per l’improvvisa e prematura scomparsa della loro amatissima Jole». «Voglio, in particolare – ha aggiunto Borgo –, ringraziare, in modo non formale ma di cuore, le sorelle del presidente Santelli, di Jole, per averci concesso di organizzare questa odierna cerimonia pubblica. So quanto è stato difficile per voi ma era giusto così e le tantissime persone che sono venute a salutarla, per l’ultima volta, lo conferma. Saluto tutte le autorità, civili e religiose, che hanno voluto onorare, con la loro presenza, il presidente Santelli».

Infine, l’ultimo saluto: «Ciao presidente, ciao Jole, ci mancherai. Ma, a nome di tutta l’amministrazione regionale e mio personale, ti prometto che continueremo, forti del tuo esempio e del tuo insegnamento, a svolgere l’attività amministrativa nell’esclusivo interesse della collettività calabrese».

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