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I controlli sanitari effettuati nelle scorse settimane

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COSENZA – Fine dei tamponi e, si spera, fine di almeno una delle emergenze. Ieri è stato l’ultimo turno delle postazioni mobili disposte su strade, stazioni e aeroporti per controllare i rientri in Calabria. Da oggi chi arriva non troverà più le postazioni per poter effettuare un tampone.

Si chiude così, dopo una settimana di alti e bassi e polemiche su oltre 1500 tamponi congelati in attesa di processamento, quella che doveva essere la fase 2 di controllo della Regione Calabria. Un controllo che non è andato proprio come previsto: il 4 maggio per esempio c’è stato chi ha rinunciato a sottoporsi a tampone, salvo poi ritrovarsi i dipendenti dell’Asp a casa perché intanto il dipartimento salute aveva deciso che bisognava tamponare anche chi si era rifiutato.

Poi il problema degli orari: con postazioni non sempre presenti a tutte le ore e ancora il paradosso delle attese: con i cittadini in quarantena chiamati soltanto in caso di positività al tampone. Infine gli screening per operatori sanitari all’interno delle Rsa bloccati per dare il tempo ai laboratori regionali di processare tutti i tamponi in arretrato conservati in frigorifero.

E da oggi, nulla più. Si potrà arrivare liberamente pur rispettano i parametri della Regione: vale a dire registrandosi con una sorta di prenotazione sul portale della Regione. Nel frattempo Antonio Belcastro continuerà a gestire l’emergenza Covid come delegato della presidente Santelli ma non svolgerà più il ruolo di dirigente del dipartimento Tutela della Salute, così ha deciso la Giunta regionale. Al suo posto è in arrivo Francesca Fratto.

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