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CATANZARO – “E’ assolutamente un errore. La situazione può diventare esplosiva, perché la diffusione del virus in un ambiente chiuso come quello carcerario è ingestibile, gli spazi tecnicamente non ci sono, il distanziamento fisico, quando in una cella ci sono cinque, sei o sette persone, è sostanzialmente impossibile. Non mi sono ancora interfacciato con gli altri garanti, ma sono certo che se dovesse essere così, ci sarà una levata di scudi da parte dei Garanti delle persone detenute”.

A dirlo all’AdnKronos è il Garante regionale dei diritti dei detenuti in Calabria, Agostino Siviglia, parlando della sospensione delle vaccinazioni nelle carceri a seguito della direttiva del Commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo.

“Insieme ai garanti delle altre regioni – spiega Siviglia – abbiamo sollecitato fin da subito la vaccinazione delle persone detenute e di quanti lavorano in carcere. La stessa ministra Cartabia, appena insediata, ha immediatamente posto l’accento sulla necessità di accelerare sulle vaccinazioni. I focolai stanno esplodendo in varie regioni d’Italia, fra le quali la Calabria. Nel carcere di Catanzaro abbiamo avuto circa 100 detenuti contagiati con due decessi, dovuti proprio al contagio all’interno del carcere. Erano soltanto due le persone detenute contagiate e nel giro di 10 giorni siamo arrivati a 100. Ora si stanno lentamente negativizzando, ma la vaccinazione è finalmente cominciata, dalla fine di marzo, e si sta procedendo in tutti gli istituti a vaccinare la popolazione detenuta, la polizia penitenziaria, il personale, tutti quelli che operano nelle carceri, e si sta procedendo anche abbastanza bene”.

Subito dopo il garante aggiunge: “Bene o male le persone detenute si lasciano vaccinare, seppur a causa di queste campagne pubblicitarie un pò di timore c’è, soprattutto per AstraZeneca, che molti rifiutano. Però è ovvio che più gente detenuta si vaccina, meglio è. Nel carcere il virus viene da fuori, chi lavora negli istituti entra ed esce, ci sono i nuovi arresti, i trasferimenti, ecc. Gli ambienti, lo ripeto, sono chiusi, le persone detenute da circa un mese rimangono in cella 24 ore su 24, è una situazione terribile. Oggi sono stato per ore nel penitenziario di Catanzaro e assicuro che osservare quelle condizioni è disumano”.

Quanto all’ipotesi che la sospensione delle vaccinazioni nelle carceri, quindi anche ai detenuti, possa dipendere dal timore di una reazione dell’opinione pubblica, il garante afferma: “Potrebbe anche esserci questo tipo di aspetto, però andrebbe in distonia con quanto hanno affermato sia il ministro della Giustizia Cartabia che il presidente del Consiglio Draghi, che nel momento in cui si è insediato ha parlato della necessità di prendersi cura anche delle persone che vivono la condizione di detenzione”.

Infine, il garante si rivolge direttamente a Figliuolo: “Il commissario vada a vedere le carceri, vada negli istituti penitenziari dove ci sono persone contagiate, così si potrà rendere conto di cosa stiamo parlando. Lo diceva Calamandrei, bisogna vederle certe carceri per rendersene conto. Figliuolo vada a vedere come i detenuti sono stipati, come un gregge, senza poter uscire, senza poter andare all’aria aperta, senza potersi spostare, perché se si spostano rischiano di contagiare le altre sezioni. Non vanno neanche a passeggio, sono chiusi, stipati. Vada a vederle, Figliuolo”.

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