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BALZO di contagiati in un pugno di ore in Calabria. Dai 19 certificati dalla Regione si è saliti a 32 persone positive in pochissimo tempo (LEGGI). E a Crotone l’apprensione è tanta, perché ad essere risultato positivo c’è anche un alto dirigente dell’Asp (LEGGI) che negli ultimi tempi ha avuto contatti con tutti, dai sindaci ad altri dirigenti del sistema sanitario calabrese. E proprio mentre Conte parlava alla nazione, disponendo la chiusura di buona parte delle attività produttive, compresi parrucchieri, barbieri e centri estetici come poche ore prima aveva deciso Santelli (LEGGI), è stato dato il via libera al piano regionale sanitario. Nuove assunzioni e più posti letto (LEGGI).

I CONTAGI

Stando al bollettino regionale la Calabria alle 18,30 di mercoledì 11 era a 19 contagiati su 276 tamponi. Quattro a Catanzaro in reparto, quattro a Cosenza in ospedale e un guarito, quattro in reparto a Reggio Calabria, uno in isolamento domiciliare e un guarito e infine quattro in isolamento domiciliare a Vibo Valentia. A questi vanno aggiunti quelli ancora in attesa dell’Istituto superiore di Sanità ma confermati dai laboratori calabresi. Si tratta di altre due persone nella frazione di Piscopio a Vibo Valentia, la moglie del paziente 1 calabrese, risultata positiva al test effettuato ieri, cinque nuovi casi a Reggio Calabria e altri cinque, compreso un alto dirigente dell’Asp, a Crotone. Il totale è di 32 persone e centinaia di “contatti” sotto osservazione.

QUARANTENA VOLONTARIA

Salgono anche i numeri della quarantena volontaria. In Calabria ci sono 1342 persone distribuite nelle varie province. Cosenza: 380; Crotone: 115; Catanzaro: 334; Vibo Valentia: 343; Reggio Calabria: 170

I CENSITI

Negli ultimi quattordici giorni in Calabria sarebbero arrivate 4mila 200 persone. Ma il dato è relativo solo a chi ha registrato il suo ingresso in regione. Secondo Santelli il numero di persone presenti sarebbe molto più alto: almeno 10-12mila persone.

IL PIANO D’EMERGENZA

Intanto per evitare il collasso del sistema e prepararsi al peggio la Regione, di concerto con la struttura commissariale ha varato ieri sera il piano di emergenza. Una scelta da un lato “prudenziale” visti i numeri crescenti di contagi, dall’altra necessaria. Nel piano sono previste delle strutture che dovrebbero ospitare non solo i casi positivi ma anche quelli in attesa di diagnosi e ovviamente quelli in condizioni gravi.

POSTI LETTO

In totale ci sono 400 posti letto da distribuire nelle tre aree Nord-centro e Sud della Calabria. Tutti i posti riguarderanno terapia intensiva e sub intensiva. Novanta posti saranno distribuiti negli ospedali già operativi Cosenza, Castrovillari, Rossano, Cetraro, Pugliese Ciaccio e Mater Domini di Catanzaro, Lamezia, Crotone, Reggio Calabria, Polistena e Vibo Valentia.

OSPEDALI COVID

Ci sono poi i cosiddetti “Ospedali Covid” dove sono previsti altri 310 posti letto. Sono 110 nell’area Nord nelle strutture di Paola, Rogliano e Rossano, 100 posti per l’area centro nelle strutture del Mater Domini e Tropea e altri 100 posti, nelle strutture di Gioia Tauro, Locri, Melito Porto Salvo. Sono tutte strutture già attive seppur depotenziate. Questo per accelerare i tempi al massimo, dice Santelli. ASSUNZIONI – E a partire da oggi verranno pubblicati gli avvisi per i medici da assumere a tempo determinato. Ci sono posti per 300 medici specializzati e specializzandi. Via anche alle graduatorie degli idonei per l’ingresso di 270 infermieri e 200 Oss.

BENI CONFISCATI ED ESERCITO PER LE QUARANTENE

Infine le quarantene. «Oltre alle strutture di proprietà regionale – scrive Santelli – sono stati individuati con l’Agenzia dei Beni Confiscati strutture idonee sull’intero territorio regionale, oltre che strutture dell’Esercito».

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