X
<
>

La Msc Meraviglia

Condividi:
2 minuti per la lettura

CROTONE – Per due comunissimi casi di influenza stagionale e il timore di un’infezione da coronavirus non è stato consentito lo sbarco ai passeggeri della nave da crociera “Msc Meraviglia”. Nell’odissea sono rimaste coinvolte anche alcune famiglie crotonesi. Cinque giorni è durato “il girotondo” nel Mar dei Caraibi della nave, che ha ricevuto solo ieri l’autorizzazione allo sbarco dalle autorità dell’isola messicana di Cozumel. Il termine “girotondo” lo ha usato una delle passeggere crotonesi, Virginia Quercia, giovane avvocatessa, in un post scritto su Facebook. Sempre ieri un passeggero cirotano, Michele Rajani, noto otorino, ha scritto al fratello Franco un messaggio in cui sottolinea come le autorità di Grand Cayman, prima, e le autorità della Giamaica, dopo, si siano opposte allo sbarco, senza prendere visione delle cartelle cliniche messe a disposizione dal comandante della nave e dalla direzione della compagnia.

L’equipaggio e i passeggeri erano stati, peraltro, sottoposti a screening sanitario individuale al momento dell’imbarco, a Miami. I timori, rivelatisi infondati, hanno avuto origine il 25 febbraio, quando all’arrivo a Ocho Rios, in Giamaica, il comando della nave ha segnalato un singolo caso di influenza stagionale comune, un’influenza di tipo A, che aveva colpito un membro dell’equipaggio di nazionalità filippina.

Il filippino, che aveva viaggiato da Manila a Miami, non presentava altri sintomi. Ma l’autorità sanitaria locale di Ocho Rios ha preso tempo, chiedendo più volte indicazioni al Ministero nazionale della sanità giamaicano. Il comandante della nave ha allora deciso di raggiungere il successivo porto di scalo. Le cartelle cliniche dettagliate non hanno però rassicurato nemmeno le autorità degli altri porti. Finalmente, ieri, a Cozumel, come detto, i passeggeri di Msc Meraviglia sono stati autorizzati a scendere a terra, e solo in seguito all’esito negativo dei test medici effettuati dalle autorità sanitarie messicane. Nel corso dei cinque giorni di navigazione obbligata i passeggeri si sono sentiti «ostaggio di una psicosi».

Lo sottolinea l’agronomo Franco Rajani, che ha vissuto ore di angoscia per i suoi familiari. A Miami, infatti, si sono imbarcati due fratelli di Rajani con le rispettive mogli, l’avvocato crotonese, Vittorio Quercia, con la moglie e la figlia Virginia. La curiosità è che uno dei fratelli Rajani in crociera, Pierlevino, è il padre di Gaetanino, il supercampione «senza montepremi» del quiz di Raiuno “L’Eredità”. La famiglia Quercia ha aggiornato gli amici sulle vicissitudini.

Vittorio ha scritto l’altro ieri un post molto toccante: «Sono bloccato nel mar dei Caraibi con la mia famiglia sulla Msc Meraviglia, che nessuna autorità vuole fare attraccare per il timore che un membro dell’equipaggio possa essere affetto da coronavirus. Stanotte, in mare aperto e con vento fino a burrasca, ho pensato ai poveri migranti che rischiano tutto alla ricerca di una vita dignitosa e che spesso vengono rifiutati dalle varie autorità come merce avariata. Che Dio possa perdonarci tutto».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE