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Il provvedimento è stato richiesto nell’ambito delle indagini che hanno portato al fallimento della precedente società che gestiva lo scalo

CROTONE – E’ stata sottoposta a sequestro preventivo la Sagas, Società Aeroportuale Gestione Aeroporto Sant’Anna s.p.a., fondata da Regione Calabria, Comune di Crotone e di Isola di Capo Rizzuto per concorrere al prossimo bando Enac per la gestione dello scalo Pitagora.

Il decreto emesso dal gip del Tribunale di Crotone, Michele Ciociola, su richiesta del sostituto procuratore Gaetano Bono, è stato eseguito dalla Guardia di Finanza del comando provinciale nell’ambito dell’indagine per bancarotta fraudolenta avviata al fallimento della vecchia società aeroportuale che gestiva il Pitagora. Attività ancora in corso nel cui registro degli indagati sono iscritti Fortunato Roberto Salerno, Cesare Spanò e Gianluca Bruno, ex amministratori della Aeroporto Sant’Anna spa, fallita il 15 aprile 2015.

Il provvedimento è considerato necessario per scongiurare la possibilità che le stesse condotte riscontrate dalla Procura nel fallimento della S. Anna spa si protraggano nel nuovo contesto della Sagas. Salerno, Spanò e Bruno sono indagati per aver, secondo l’accusa, provocato il dissesto della S. Anna spa astenendosi dal richiederne il fallimento e deliberando, per due volte, la ricapitalizzazione della società, omettendo però di darvi seguito.

La Aeroporto S. Anna spa è fallita perché impostata su criteri antieconomici. Gli amministratori chiamati in causa avrebbero occultato la reale situazione di squilibrio patrimoniale, accumulando ulteriori perdite. Sospetti avrebbe suscitato anche la circostanza che, il denaro pubblico venuto a mancare per la ricapitalizzazione delle vecchia società di gestione, sia invece spuntato immediatamente dopo il fallimento per assecondare una lunga gestione provvisoria di una struttura ormai fallita. Il tutto nell’ambito di un progetto di rilancio approdato alla costituzione di una società con poco più di 500mial euro di capitale, proiettata a tirare a campare con denaro pubblico. “I soldi li deve trovare la Regione” è un passaggio chiave delle intercettazioni agli atti dell’inchiesta.

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