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L'accetta utilizzata durante la rissa

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Una lite condominiale finita in maxi rissa quella sedata dai carabinieri a Isola Capo Rizzuto domenica scorsa. I militari per riportare la calma hanno dovuto arrestare cinque persone con l’accusa di rissa aggravata, si tratta di tre uomini e due donne

ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE) – Una lite condominiale finita in maxi rissa quella sedata dai carabinieri a Isola Capo Rizzuto domenica scorsa. I militari per riportare la calma hanno dovuto arrestare cinque persone con l’accusa di rissa aggravata, si tratta di tre uomini e due donne. Verso le 14 è giunta una chiamata presso la locale Caserma nella quale veniva segnalata una lite in un condominio in via Mosca un condominio che già in passato aveva richiesto l’intervento dei militari con riferimento alla famiglia Gareri, numerosa famiglia residente in un’unica palazzina, per sedare degli animatissimi litigi tra i componenti dei due ceppi della stessa famiglia.

In ragione di ciò venivano inviate sul posto ben tre pattuglie: «Appena arrivati – spiegano gli stessi militari – si aveva modo di constatare ciò che neanche nella peggiore delle previsioni sembrava possibile, ovvero una decina di persone aggrovigliate una all’altra, sangue per terra, sui visi e sulle braccia di alcuni dei soggetti presenti in casa. Con non poche difficoltà venivano separate le diverse fazioni, avendo quindi finalmente modo di individuare 5 soggetti che presentavano importanti ferite da armi da taglio (ferite sulle spalle, sul cranio, sulle braccia e sulle mani)».

In seguito alla perquisizione domiciliare veniva rinvenuta anche un’accetta, ancora insanguinata, utilizzata alternatamente da vari componenti della famiglia.

Per soccorrere tutti è stato necessario quindi chiamare alcune ambulanze, mediante le quali i cinque soggetti sono stati trasportati presso il Pronto Soccorso di Crotone, dove venivano riscontrati per tutti ferite lacero contuse da arma da taglio con prognosi dai 5 ai 30 giorni.

Anche all’interno del nosocomio sono stati rilevati momenti di tensione durante i quali «i due gruppi familiari seguitavano a lanciarsi a vicenda improperi e minacce di morte. A causa di ciò venivano inviate presso il Pronto Soccorso ulteriori pattuglie dalla Centrale Operativa di Crotone, per garantire la sicurezza di tutti. Nessuno dei soggetti veniva ricoverato, al contrario tutti venivano condotti in Caserma ove venivano dichiarati in arresto in flagranza di reato per rissa aggravata e lesioni personali».

I militari hanno chiesto e ottenuto dal Sostituto Procuratore di turno di poter tradurre i due nuclei familiari presso abitazioni diverse da quelle originarie.

Questa mattina, per Antonio Gareri, cl’65 pregiudicato, Rosaria Gareri, cl’89, Francesco Gareri, cl 69, Giuseppina Nicastro, cl.70, Luigi Gareri, cl.91 vi è stata l’udienza di convalida, a seguito della quale il Giudice, convalidando gli avvenuti arresti, disponeva gli arresti domiciliari per il Gareri Antonio, e rimetteva in libertà i restanti familiari sui cui ora grava l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

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