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L'aeroporto di Crotone

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CROTONE – Provare per credere. E i passeggeri che volevano partire da e per Crotone, ci hanno provato a prenotare voli successivamente al 29 ottobre, ma non ci sono riusciti perchè il sistema lo consente, massimo, fino a questa data e non oltre. Così, sotto i loro occhi, si stanno materializzate le parole dei vertici della compagnia aerea irlandesi, che avevano annunciato, proprio per fine ottobre, il loro disimpegno dallo scalo pitagorico (LEGGI LA NOTIZIA).

Il pretesto era stata l’aumento delle tasse aeroportuali decretata dal Governo, e, dopo varie interlocuzioni, la stessa compagnia aveva detto che, in caso di dietrofront da parte del Governo, si poteva ridiscutere la situazione, che riguardava anche Pescara e Alghero. In realtà, il passo indietro il ministro ai Trasporti, Delrio, l’ha annunciato ma mentre per altri scali, come a Pescara, la compagnia irlandese ha fatto annunci di nuove rotte, anche internazionali (per Cracovia, Copenaghen, Bruxelles, Londra, Barcellona, Dusseldorf e Frankfurt Hahn) a Crotone, invece, niente.

È il caso di ricordare che, nella programmazione invernale, la compagnia irlandese non fa alcun cenno a Crotone. C’erano molte aspettative per l’incontro che i vertici della compagnia hanno fatto allo scalo crotonese, mercoledì scorso, però, al momento, si sono rivelate infondate. Non sono bastate, almeno al momento, a David O’Brien, direttore commerciale e John Alborante, direttore vendite e marketing per l’Italia, le promesse ricevute, durante gli incontri, dal sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, dal presidente della Regione, Mario Oliverioe dal sottosegretario al ministero dei trasporti e infrastrutture, Dorina Bianchi.

Il primo ha assicurato che, per il bando di concessione, l’amministrazione comunale sta lavorando per avere una società, la Sagas, capace di gestire lo scalo per i prossimi 30 anni e che Ryanair avrà, finalmente, un interlocutore certo. Dal canto suo, il Governatore ha ricordato gli 11 milioni di euro stanziati dal suo esecutivo per creare nuove rotte (LEGGI LA NOTIZIA SUGLI 11 MILIONI STANZIATI DALLA REGIONE). La sottosegretaria Bianchi, poi, ha ventilato la possibilità di ripristinare gli oneri di servizi, per la tratta di Roma, a cui lo scalo gli anni scorsi aveva, a suo dire, inopinatamente rinunciato. Il bando a cui ha fatto riferimento il sindaco Pugliese è quello recentemente pubblicato dall’Enac per la gestione totale dello scalo. La scadenza per la presentazione delle domande, scade il prossimo 10 ottobre, ma voci, sempre più insistenti, parlano della possibilità che lo stesso bando possa essere anche impugnato.

Un quadro, dunque, a tinte non certo rosee per il futuro dell’aeroporto S. Anna e sembrano lontanissimi quei momenti in cui un anno e mezzo fa proprio Ryanair festeggiava a Crotone i 100 mila passeggeri (LEGGI LA NOTIZIA). La fugace visita della Sogas, la società che gestisce lo scalo dello Stretto, lascia presagire che, alla fine, l’ipotesi prevalente possa essere quella di un’unica società di gestione per i tre scali calabresi. D’altro canto, lo stesso Oliverio al Quotidiano aveva dichiarato: «Prima pensiamo a salvare l’aeroporto e far continuare i voli, e poi si penserà all’ipotesi del gestore unico».

Uno dei pochi spiragli positivi di questi giorni, è stato l’interessamento del gruppo imprenditoriale IGreco a gestire l’aeroporto crotonese. Infatti, hanno prima ispezionato la struttura, e poi, hanno incontrato il sindaco Pugliese, per manifestare questa loro volontà. Adesso non resta che verificare se lo vorranno fare da soli, o entrare, come privato, nella società Sagas in cui ci sono la Regione, ed i comuni di Crotone e Isola Capo Rizzuto.

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