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La pista vuota dell'elisoccorso di Cosenza

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COSENZA – L’elisoccorso di Cosenza “scomparso” agli inizi di agosto è stato avvistato più volte sui cieli del Lazio e non per voli di manutenzione (LEGGI LA NOTIZIA ANTICIPATA). Soltanto ieri ha effettuato quattro uscite, cinque il giorno precedente e una anche il giorno di Ferragosto.

LA NOTIZIA DELL’ELISOCCORSO ANTICIPATA DAL QUOTIDIANO

Il “Pegaso 50”, con codice I-FREH, che è un po’ come la targa di un’automobile, sui registri ha cambiato il suo alias in Pegaso 21. Fin qui cose che si ripetono in maniera ciclica: i mezzi di soccorso “ruotano” e non restano in servizio continuamente nello stesso posto. Vengono chiaramente impiegati anche al di fuori dei confini regionali se richiesti.

A maggior ragione un elicottero messo in servizio ormai sedici anni fa e con un bel po’ di ore di volo sul groppone. Eppure la pista vuota di Cosenza e la lista dei voli verificata negli ultimi giorni sono un colpo importante in questa sanità colabrodo.

I dati sembrano dare ragione alle voci che si sono rincorse da quando il Quotidiano ha sollevato la vicenda. Molti addetti ai lavori avevano più volte avanzato il sospetto che l’elisoccorso fosse stato trasferito altrove. Tutto questo mentre la provincia di Cosenza, orfana di un servizio dedicato e con i dottori rimasti a terra, resta in attesa di non si sa cosa.

D’altra parte l’ipotesi di un mezzo sostitutivo è stata immediatamente smentita, la piazzola in zona Cannuzze a Cosenza resta deserta. Questo nonostante proprio ieri l’ennesimo incidente stradale nei dintorni di Guardia piemontese abbia richiesto la partenza da Lamezia di un elicottero, l’unico al momento operativo h24.

E’ il secondo caso in pochi giorni. Una situazione paradossale che al momento resta irrisolta. Stando a quanto dichiarato nei giorni scorsi dal commissario dell’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina, ieri l’Azienda attendeva l’arrivo del mezzo revisionato ma la pista è rimasta drammaticamente vuota.

Nel frattempo il Pegaso 50 un paio di giorni fa è stato fotografato sulla piazzola di atterraggio del policlinico Gemelli di Roma, con qualche dettaglio cancellato dalla livrea. Il suo “alias” è stato modificato da “Pegaso 50” a semplice “Pegaso”. Non è chiaro il perché la società concessionaria Elitaliana abbia deciso questo trasferimento, ma nel frattempo un punto resta irrisolto, complice il silenzio sistematico della Regione su una questione di competenza del dipartimento salute.

La Calabria al momento sta pagando per un servizio che non ha? Non si tratta di due spicci, stiamo parlando di circa diecimila euro al giorno per tenere in servizio un elicottero che non c’è. C’è anche da dire che l’intero sistema si regge su una convenzione scaduta cinque anni fa e ancora oggi in regime di proroga costante in attesa che la Regione prepari un nuovo bando. Nel frattempo bisogna fare i conti con lo “scippo” palese. L’elicottero non si vede da queste parti dal sei di agosto, mentre immediatamente è stato messo in servizio in altri luoghi nel bel mezzo dell’estate.

Da quel giorno ad oggi ha effettuato poco più di quaranta voli nonostante il richiamo ufficiale per manutenzione secondo la ditta impossibile da svolgere in Calabria.

L’Asp corre ai ripari

L’Azienda sanitaria provincia di Cosenza ha reso noto stamani che si attende il via libera per la ripresa dei voli dalla base di Cosenza: «Già nella mattinata di ieri era giunto il riscontro dalla Rti Elitaliana alla nota prodotta dal commissario straordinario Vincenzo La Regina che ribadiva alla società di ossequiare l’impegno al ripristino del servizio. La Rti Elitaliana scusandosi per l’ulteriore e imprevedibile contrattempo, evidenziava che, a causa di difficoltà burocratiche ad interagire con l’Enac, restavano ritardate le relative pratiche per l’inserimento dell’elicottero che pertanto non era possibile riprendere l’operatività sulla base di Cosenza per come formalmente precedentemente garantito per il 17 agosto».

«Oggi – conclude l’Asp – è giunta notizia che sono in corso i controlli operati dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile per le prescritte attività propedeutiche alla messa in servizio dell’elicottero».

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