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La casa di Antonella Lettieri messa a soqquadro

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CIRÒ MARINA – Resta in carcere Salvatore Fuscaldo, il bracciante agricolo 50enne accusato dell’omicidio di Antonella Lettieri (LEGGI LA NOTIZIA SUL SUO FERMO), la commessa 42enne massacrata in casa sua la sera dello scorso 8 marzo (LEGGI LA NOTIZIA DELL’OMICIDIO DI ANTONELLA LETTIERI E DEL RITROVAMENTO DEL SUO CORPO).

Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Catanzaro, che ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare avanzata dal difensore dell’indagato, l’avvocato Francesco Amodeo.

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L’impianto accusatorio, quindi, al momento tiene mentre proseguono le indagini dei carabinieri che negli scorsi giorni sono andati a fare un ulteriore sopralluogo in casa di Fuscaldo (LEGGI LA NOTIZIA).

Le motivazioni saranno depositate successivamente. La svolta decisiva nelle indagini arriva con l’esito dei primi accertamenti tecnici curati dai biologi del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina: alcune tracce di sangue rinvenute sull’Alfa Romeo “156” di Fuscaldo erano riconducibili alla vittima. La sera del 16 marzo Salvatore Fuscaldo viene sottoposto a provvedimento di “fermo” da parte dei Carabinieri. La traduzione dell’uomo nel carcere di Crotone rischia, nell’occasione, di trasformarsi in un linciaggio: il lunotto posteriore dell’autovettura dei Carabinieri che accompagna Fuscaldo viene mandato in frantumi. Il Giudice per le Indagini Preliminari di Crotone, Michele Ciociola, convalida il “fermo” e dispone l’applicazione della custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo. Dopo alcuni giorni, una nuova scoperta: durante ricerche in una zona alla periferia della città, i Carabinieri rinvengono un paio di stivaletti con tracce di sangue. Il Ris vi rinviene dna riconducibile a Fuscaldo, mentre il sangue è della vittima Antonella Lettieri. Ulteriore ritrovamento, quello di una trapunta macchiata di sangue anch’esso riconducibile alla vittima. 

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