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Il porto di Crotone

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In totale la protesta è attuata da venti persone. Il sindaco Pugliese ha chiesto un tavolo tecnico con l’Autorità portuale di Gioia Tauro

CROTONE – I tre operai della Compagnia impresa lavoratori portuali srl di Crotone che erano saliti stamattina su una gru della banchina per protestare contro la revoca della concessione sono scesi a terra, ma hanno annunciato che proseguiranno la protesta avviando lo sciopero della fame e della sete.

I tre si erano arrampicati sul mezzo meccanico prendendo il posto dei due colleghi che sono rimasti all’addiaccio ad una trentina di metri di altezza dal suolo per buona parte della notte scorsa. I lavoratori ripongono la speranza nell’incontro di domani nella sede centrale dell’Autorità portuale a Gioia Tauro, incontro sollecitato dal sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, per trovare una via di uscita alla vertenza in atto.

L’iniziativa é stata presa dopo che l’Autorità portuale di Gioia Tauro, che gestisce anche il porto di Crotone, ha revocato all’impresa appaltatrice la licenza per le operazioni portuali.

Domani mattina si terrà a Gioia Tauro un tavolo tecnico tra le istituzioni locali e l’Autorità portuale di Gioia Tauro convocato dal sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, il cui unico punto all’ordine del giorno è l’esame della situazione dei lavoratori dell’ex Compagnia portuale.

Nelle scorse ore, uno dei due lavoratori impegnati nella protesta dopo essersi lasciato convincere a scendere dalla gru ha avvertito un malore che si è risolto grazie all’intervento dei paramedici del 118.

 

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