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L'imponente parco eolico di Isola Capo Rizzuto

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ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE) – La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la confisca del parco eolico più grande d’Europa – 48 aerogeneratori, valore 350 milioni di euro – che secondo la Dda di Catanzaro è riconducibile alla cosca Arena di Isola Capo Rizzuto. Sono stati accolti i ricorsi di Pasquale Arena, 66enne funzionario del Comune di Isola (sospeso) e presunto dominus del parco e quelli dei terzi interessati: Vent1 Capo Rizzuto srl, proprietaria dell’impianto denominato Wind Farm Icr, ma anche Seas San Marino, Tyger Energy Project, Pure Gmbh, Purena, Veda.

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I giudici supremi non hanno condiviso l’impostazione che nel giugno 2017 aveva portato la Sezione per le misure di prevenzione del Tribunale penale di Crotone a disporre la confisca, confermata nel marzo 2018 dalla Corte d’Appello di Catanzaro.

Gli atti saranno trasmessi a una diversa Sezione della Corte d’Appello di Catanzaro che dovrà rivalutare la vicenda seguendo il principio tracciato dalla Cassazione. Non si conoscono ancora i motivi della decisione.

La difesa (avvocati Piero Chiodo, Roberto Coscia, Luigi Falcone, Enzo Ioppoli, Francesco Laratta, Leo Sulla, Gregorio Viscomi) sostiene la liceità del finanziamento da parte della banca tedesca Hsh Norbank.

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