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Il comando provinciale dei Carabinieri di Crotone

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CROTONE – È giunta alla conclusione l’indagine stralcio scaturita dall’operazione Trigarium che lo scorso 30 luglio ha portato all’arresto di 11 persone accusate a vario titolo di furti e ricettazione tra gli altri anche di bestiame (LEGGI LA NOTIZIA). Nel caso in questione si tratta di una organizzazione parallela alla ‘ndrangheta che operava in convergenza con la stessa avendo lo stesso vertice.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Petilia Policastro e quelli della Stazione di Roccabernarda hanno, infatti, notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone nell’ambito del procedimento penale a seguito di uno stralcio dell’operazione ‘Trigarium’ eseguita lo scorso 30 luglio e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, a dieci indagati, di cui cinque già detenuti nell’ambito della stessa operazione antimafia.

Gli indagati sono accusati di aver commesso tra luglio e novembre 2014 numerosi furti e ricettazioni di bestiame, prodotti e attrezzature agricole, ai danni di 13 agricoltori e tre aziende. Le due associazioni, pur distinte, avevano secondo l’accusa un unico capo, Antonio Santo Bagnato.

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