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La fuga dei migranti dal centro di Crotone

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CROTONE – Il Centro d’accoglienza S. Anna è un colabrodo? Sembrerebbe prprio di sì. Ieri sono scappati, secondo fonti dei sindacati di polizia, un centinaio di migranti ospiti, molti dei quali erano peraltro in quarantena per il Covid. Sono fughe organizzate, di massa, non eisodi sporadici come quelli che si registrano periodicamente.

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Per allontanarsi dalla struttura i migranti hanno utilizzato brande attaccate l’una all’altra scavalcando la recinzione all’altezza del campo “D”. Tra quanti sono scappati ieri c’erano alcuni degli ultimi arrivati con gli sbarchi dei giorni scorsi, in attesa di essere sottoposti a tampone. Ma le fughe sono quotidiane.

Tra gli stranieri scappati nei giorni scorsi sei erano positivi al Covid. Alcuni giorni fa i migranti allontanatisi dal centro sono penetrati nella pista del vicino aeroporto e uno dei voli ha subito ritardi per motivi di sicurezza, dovendosi appurare che non ci fossero persone a terra nei pressi del punto di partenza.

Il caso di ieri, però, è eclatante. Se si interpellano le memorie storiche di quanti ahnno operato al S. Anna in questi anni non si ricorda una fuga di queste dimensioni. Se i migranti che hanno raggiunto l’aeroporto sono stati, a quanto pare, riportati al Centro, di quelli fuggiti ieri non si hanno tracce anche se le ricerche della polizia sono in corso. Nei giorni scorsi è stata segnalata la presenza di un gruppo di fuggitivi a Cutro.

Le lamentele delle forze di polizia sono continue. Sono venti gli appartenenti alle forze dell’ordine in servizio all’hotspot, a cui si aggiungono 14 militari dell’Esercito. Ma gli ospiti sono attualmente meno di un migliaio. L’esodo, infatti, “complice” la bella stagione, prosegue senza sosta e il Centro d’accoglienza, vero e proprio crocevia dell’immigrazione, continua a riempirsi dei migranti giunti con i barconi che battono la rotta dei Balcani.

In Calabria, il Crotonese è una delle mete predilette dai trafficanti, insieme al Reggino. Sarebbero migliaia i profughi in attesa di salpare dalla Turchia.

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