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Una delle precedenti udienze

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CROTONE – E’ stata rinviata l’udienza di appello del processo di ‘ndrangheta “Aemilia”, in corso a Bologna nell’aula bunker del carcere della Dozza per circa 150 imputati. I giudici hanno deciso di aggiornare la seduta al 18 marzo dopo che vari avvocati avevano fatto notare l’assoluta mancanza di distanza di sicurezza tra i presenti, oggi un centinaio, e quindi la non conformità con le direttive di precauzione per il Coronavirus.

Ma prima del rinvio a far nascere polemiche era stato anche un modulo di autocertificazione fatto compilare prima di entrare ai legali e al pubblico e predisposto dal Dap, dove si sottoscrive di non avere sintomi e di non essere stati nei luoghi di focolaio del virus.

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«Non possiamo essere considerati solo noi come untori», ha detto l’avvocato Ercole Cavarretta, consigliere dell’ordine di Bologna, facendo presente che lo stesso modulo non era richiesto, ad esempio, ai magistrati.

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