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Il reparto di radioterapia del Marrelli hospital

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CROTONE – A Crotone, il reparto di Radioterapia del Marrelli hospital ha cessato i trattamenti perché, al 31 agosto, ha terminato il relativo budget assegnato dalla Regione. La conseguenza concreta, essendo questa l’unica struttura che eroga prestazioni del genere in provincia, è che un malato di cancro di Crotone e del territorio, per curarsi deve affrontare tutti tutti i giorni un viaggio di oltre 120 chilometri (andata e ritorno) per arrivare a Catanzaro. Nel capoluogo regionale, tra l’altro, oltre al viaggio i pazienti crotonesi devono fare i conti con grandi file, con la possibilità, talvolta, di dover ritornare indietro a vuoto, se il macchinario non funziona.

«Al Marrelli hospital – racconta il piccolo Andrea, paziente oncologico crotonese su Fb – niente attese, emocromo tutte le settimane e supporto psicologico tutto gratuito. I tecnici e soprattutto i medici sono veramente bravi. Io ho un sogno, quando sarò grande voglio costruire la radioterapia a Crotone. Perché non è giusto che i bambini come me debbano andare fino a Catanzaro per fare la radioterapia».

La struttura sanitaria crotonese ha reso noto che in otto mesi, dal 1 gennaio al 31 agosto, sono stati trattati 266 pazienti oncologici e che ci sono ancora 38 pazienti che non hanno ancora finito il ciclo della terapia ed altri ancora che le avevano prenotate e dovevano iniziarle a breve. Antonella Stasi, titolare del Marrelli hospital, sottolinea: «Come azienda abbiamo attivato tutti i canali possibili (legali, politici e istituzionali). Ma il problema è così grande che per essere affrontato e risolto necessita la società civile e la caparbietà di una comunità locale, unita!».

La protesta cresce, tanto che alcuni pazienti stanno sollecitando, con delle mail, il Prefetto di Crotone ad intervenire, chiedendo un incontro urgente tra l’Asp di Crotone e il Commissario alla Sanità Saverio Cotticelli. Facendo i conti, il budget che era stato predisposto per il reparto di radioterapia del Marrelli Hospital era di 1,5 milioni di euro ed è finito. Considerato che, come sottolinea l’azienda «nell’anno del Covid i pazienti che hanno avuto necessità di prestazioni radioterapiche hanno raggiunto un numero alto: 266. Significa praticamente – continua la nota della struttura sanitaria – che per coprire le spese fino al 31 dicembre sono necessari ulteriori 700 mila euro. Così facendo, si riuscirebbe a rispondere a tutte le richieste, a cominciare da quelle dei 38 pazienti che in questi giorni stanno continuando le cure presso la clinica crotonese. Ma altre decine bussano al reparto di radioterapia». «E noi cosa possiamo fare?» si chiedono Francesco Aquilanti, primario del reparto, e i suoi collaboratori. «Non si tratta dello stipendio mio e dei miei colleghi – sottolinea il medico – io sarò pagato lo stesso, come saranno pagati infermieri e operatori sanitari. Ma ai pazienti chi pensa?».

Dalla proprietà dello stesso Marrelli hospital si evidenzia che «questo è un problema che riguarda i malati di cancro di Crotone e non solo; pazienti che hanno urgente bisogno di fare un trattamento di radioterapia e non possono andare in altri centri, dove le liste di attesa sono sempre troppo lunghe. Il problema esiste e non può essere ignorato». Altra sottolineatura è che «non abbiamo nessun problema per i nostri dipendenti, continueranno a lavorare sempre e comunque, ma serve sostegno per la causa e per i tanti pazienti oncologici in lista di attesa».

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