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Il Cara di Isola Capo Rizzuto

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CROTONE – Mentre nel porto di Crotone si registra il quarto sbarco nel giro di una settimana (LEGGI), Stefano Paoloni, segretario nazionale del Sap, lancia l’allarme: otto migranti positivi al Covid sono scappati dal Centro d’accoglienza S. Anna dove, a suo dire, si verifica un deficit di sicurezza. Gli allontanamenti dalla struttura per migranti fra le più grandi d’Europa si sono registrati, secondo fonti del Sap, nei giorni scorsi ma ben sei si sarebbero dati alla fuga nella notte tra il 4 e il 5 settembre.

Sono 35 i poliziotti impegnati nei servizi di vigilanza, ma, se si consideri che 15 agenti sono ai turni di guardia, a vigilare sull’area dei positivi e quella delle quarantene restano in 20. «Perché le autorità non avvisano i cittadini delle fughe di positivi al Covid che magari si ritrovano in città a fare accattonaggio?», si chiede Paoloni, che esige «più trasparenza».

Rischi di allarmismo, di caccia all’untore? «Non è una questione di colore ideologico né è il caso di fare strumentalizzazioni su questo tema, ma serve un’analisi obiettiva – precisa Paoloni, interpellato dal Quotidiano – sono fatti che andrebbero resi noti per fornire un servizio al cittadino». Nello stesso tempo il segretario nazionale del Sap chiede «adeguati rinforzi ma anche norme e protocolli certi per chi interviene affinché non sia lasciato tutto soltanto al buon senso».

Il riferimento è al fatto che «in caso di allontanamento dei migranti, come per qualsiasi cittadino italiano, la sanzione è amministrativa per chi lascia la quarantena mentre per i positivi si arriva al massimo all’arresto per 18 mesi».

Sempre secondo Paoloni, dunque, «serve maggiore vigilanza e più personale in un centro di così grandi proporzioni, anche perché il rapporto di forze sarebbe inadeguato in caso di rivolte».

Intanto, l’esodo prosegue senza sosta lungo la rotta dell’Egeo. Ieri l’ennesimo sbarco. Il veliero con 62 migranti accalcati gli uni addosso agli altri è stato intercettato nella notte da due motovedette della Guardia di finanza; i militari, in stretta collaborazione con gli agenti della Squadra Mobile della Questura, avrebbero già individuato due scafisti moldavi (anche questo è un copione che si ripete, perché le organizzazioni transnazionali che lucrano sui traffici utilizzano equipaggi addestrati nell’Est europeo). I disperati sono salpati presumibilmente dalla Grecia.

Varie le nazionalità dei nuovi arrivati: siriani, afghani, pakistani, bengalesi, somali; tra loro quattro donne e dodici minorenni. Sono stati portati, dopo la prima assistenza al porto a cura di 118 e Croce rossa, al campo dove attualmente gli ospiti sono 850, di cui ben 540 in quarantena. Saranno sottoposti a tampone e messi in quarantena obbligatoria. Complessivamente sono 23 i casi di positività al Coronavirus tra i migranti. I positivi, secondo quanto riferito dalla Prefettura, saranno trasferiti presso altre sedi entro la giornata di oggi.

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