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QUELLA appena trascorsa una giornata di sole, mare e tanto sport. Il Wild Wave Beach Club ha aperto i battenti questo fine settimana. L’inaugurazione di sabato è stata una festa, da mattino a sera, conclusasi con aperitivo in spiaggia. Un folto gruppo di giovani alle dieci di sera ancora sfrecciava in riva al mare provando le brezza del grinch al chiaro di luna. Wild Wave è nato come punto di incontro per appassionati di sport acquatici. Un’iniziativa imprenditoriale che vede coinvolto anche il presidente del consiglio provinciale di Crotone, Benedetto Proto, che insieme a Domenico Piro, Alessandro Cuomo, Francesco Ranieri e Achille Tricoli ha fondato la Grecale srl. E non poteva chiamarsi altrimenti la società che punta ad approfittare del vento generoso di quel tratto di costa per regalare ai suoi utenti un rifugio in cui rincorrere le onde, cavalcare il divertimento praticando kytesurf, windsurf, ma anche beach volley, beach tennis e quanto altro sia possibile in spiaggia. 

Kitesurf, vela d’altura e windsurf solcano le onde dello stesso braccio di mare che si trovò a domare Ulisse, tra mostri marini e mitologici, tra natura e mistero, tra adrenalina e paura, tra orgoglio e l’avvincente sfida contro sé stessi. Dal 4 all’8 luglio, a Reggio Calabria, ritorna il Continental Island GPS Crossing Race, una gara di velocità di traversata dello Stretto di Messina trainati solo dai mutevoli venti. La quinta edizione della rassegna, organizzata dal team del NewKiteZone, il circolo di Kitesurf di Reggio, vedrà dei miglioramenti tecnologici che permetteranno di non perdere nemmeno un attimo dell’affascinante traversata, grazie all’alta tecnologia degli smartphone GPS Android ed alla proiezione della posizione sui video del Surf Village allestito sul lungomare di Reggio Calabria. I velocissimi kitesurf e windsurf sono capaci di annichilire le velocità di ben altri mezzi e ci fanno trovare a tifare per l’uno o l’altro in un guerra che dura meno di quanto si creda per coprire ben 23km, quelli che servono per partire dal Lungomare di Reggio, toccare le sponde siciliane in prossimità di Tremestieri, a sud di Messina, e tornare a Reggio. Il record, appartenente alle passate edizioni, è di circa 34 minuti appena. Spinti dal solo e puro vento, forza di braccia, gambe e una grande dose di coraggio.

SULL’EDIZIONE CARTACEA I SERVIZI COMPLETI A FIRMA DI FRANCESCO RENDE E GIULA TASSONE

 

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