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Iniziativa imprenditoriale con la produzione di cannabis. Crescono sempre di più i prodotti calabresi che utilizzano la sostanza coltivata per usi industriali

di GIULIA TASSONE

CROTONE – La “Futura” birra è marchiata Blandino, produttore crotonese della gustosa bevanda. E’ fatta con la cannabis sativa, quella coltivata per usi industriali. Un settore poco esplorato in Italia rispetto ad altri Paesi. Ma in cui Crotone sta facendo da apripista, da quando è nata l’associazione “Punto verde filiera corta della canapa”. Il suo presidente, Antonino Chiaramonte, ha coinvolto il Birrificio Blandino di Strongoli in un’avventura che riunisce agricoltori e aziende di vario settore.

L’associazione ha anche firmato una convenzione con l’Università di Reggio. Spiega Chiaramonte «noi e gli agricoltori che fanno parte della filiera copriamo in tutto 150 ettari in Calabria di piccole coltivazioni che, con il supporto accademico, vengono monitorate per scoprire quale pianta di cannabis sativa abbia la miglior presa sul territorio. Posto – tiene a precisare Chiaramonte – che già in partenza la resa è ottima». Si tratta solo di capire, dunque, come garantire l’eccellenza per produrre di tutto, dal pellet alla birra appunto, passando per i prodotti da forno.

E buona parte di questo panierino di beni è stato degustato nei giorni scorsi a Cosenza, nella sede locale dell’Associazione italiana sommerlier dove è stata presentata la nuova birra del birrificio artigianale Blandino, “Futura”, preparata con semi e infiorescenze di cannabis. E’ stato il presidente dei sommelier, Giuseppe Grosso Ciponte, a descriverne «il colore dorato dai riflessi ambrati, la schiuma abbondante e persistente, il profumo fruttato con una piacevole amaricatura data dall’utilizzo della canapa».

Molto partecipata l’iniziativa. I prodotti a base di canapa sortiscono l’effetto di incuriosire il pubblico, essendo ancora un settore poco esplorato e sul quale in molti invece, hanno deciso di investire. Basti pensare che nella serata cosentina la birra è stata accompagnata da tarallini alla canapa, prodotti dalla Sipan di Isola di Capo Rizzuto. mentre a Cariati c’è chi produce liquori a base di canapa, come l’imprenditore Maiorano.

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