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L'aeroporto Sant'Anna di Crotone

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CROTONE – «Ma quale apertura entro la stagione estiva (LEGGI LA NOTIZIA)! E soprattutto, cos’è per loro la stagione estiva? Perché per noi del settore è già iniziata e i tour operator la programmano di anno in anno. Ora si lavora al 2018».

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A parlare Marco De Simone, crotonese di 38 anni che da 16 vive a Parma dove ha aperto un’agenzia di viaggi. De Simone fa parte del Comitato Cittadino Aeroporto S. Anna formatosi alla chiusura dello scalo. Lavorando a stretto contatto con i tour operator, l’agente viaggi riferisce che dalla scorsa settimana alcuni di questi avrebbero spostato i propri charter da Crotone a Lamezia Terme.

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Ciò mentre la Regione Calabria, adesso anche il nuovo cda della Sacal (LEGGI LA NOTIZIA SULLA SUA ELEZIONE), continua a lasciar sperare in una riapertura dello scalo “Pitagora” per la stagione estiva. Ipotesi che, pur formulata con tutte le cautele del caso, De Simone considera priva di ogni base. Prova ne sarebbe che «Futura Vacanze – riferisce – tour operator di Roma che commercializza il Casarossa, aveva programmato dei voli charter da Bergamo a Verona ogni sabato dal 10 giugno al 16 settembre, con atterraggio a S. Anna. Il vettore era Alba Star con boeing 737400 da 169 posti. Da lunedì scorso i voli sono stati spostati su Lamezia Terme. Fino a metà luglio era già tutto pieno, adesso questi signori dovranno chiamare i loro clienti e avvisarli del cambiamento. E nella stessa situazione – prosegue De Simone – si trova la Th Resorts che lavora su Le Castella Village ad Isola di Capo Rizzuto e ha prenotato posti sugli stessi charter».

Protesta De Simone: «Non è possibile pensare di fare turismo aprendo e chiudendo un aeroporto o facendo di queste figure (LEGGI LA NOTIZIA SULL’ANALOGA PRESA DI POSIZIONE DI MATTEO RENZI). Gli operatori avevano programmato l’attività l’anno scorso, quando lo scalo era ancora aperto. Questo è stato il grave errore: chiuderlo. Bisognava lasciarlo operativo in modo che all’occorrenza potessero, in vista del rilancio dell’infrastruttura, quanto meno atterrare i charter. Invece abbiamo perso un sacco di opportunità».

Le elenca tutte, De Simone. «Se ci fosse stato l’aeroporto molte più persone avrebbero seguito le partite all’Ezio Scida durante il campionato di serie A. In generale, questo è un momento in cui le mete sicure, purtroppo, si sono ridotte, ma ciò non ha avuto ricadute. L’estate 2017 ci darà una bella mazzata – pronostica l’agente di viaggi – secondo me si è perso almeno il 40%».

E per concludere osserva de Simone: «Per la prima volta quest’anno ho visto gli autobus della Simet nel catalogo di Th Resort. Possiamo pensare che un turista da Milano, Torino, Nord Italia in generale faccia volentieri 12 ore di viaggio per una settimana al mare? Ma che ci vanno a fare i nostri politici alle fiere – si chiede ancora l’agente – se così non siamo credibili. A questo punto faremmo meglio ad iniziare a lavorare per il periodo da Natale in poi, perché le cose si programmano per tempo».

Sulla vertenza aeroporto si registra l’intervento del sottosegretario al Turismo Dorina Bianchi che, in una nota, chiede al ministro Delrio l’istituzione di un tavolo permanente sugli scali calabresi, in particolare il rilancio di quello crotonese. Infine sottolinea Bianchi: «abbiamo necessità di conoscere se da parte di Sacal si è verificato il puntuale adempimento degli obblighi documentali nei tempi previsti» con riferimento alla vittoria del bando Enac da parte della società lametina.

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