A Crotone l'omaggio a Pitagora divide i cittadini

ACCOLTO da applausi e critiche feroci, ieri mattina, è apparso all’interno della rotonda di Piazza Pitagora “il giardino dei sensi con elementi pitagorici.” La missione è stata compiuta dall’associazione di piccoli imprenditori crotonesi denominata “del Corso e delle sue traverse“, mentre l’idea progettuale è dell’architetto Enzo Frustaci. Che puntualizza subito: “la spirale aurea l’ha offerta la ditta Graziani, il teorema di Pitagora in cemento l’ha offerto, invece, la ditta Elia, tutto il resto è stato realizzato con il contributo di altri imprenditori e dei commercianti crotonesi.”

Attualmente, sono in corso i lavori per dotare la rotonda di un impianto idrico. “Il Comune non ha messo un euro, io, che sono un componente dello staff del sindaco, mi sono dedicato a questo progetto solo durante il mio tempo libero, dobbiamo ringraziare solo l’associazione, che ha intrapreso questa iniziativa, e gli imprenditori e i commercianti, che l’hanno supportata“, chiarisce ulteriormente Frustaci.

A lui non interessa rispondere alle critiche che sono piovute sugli elementi pitagorici. I detrattori hanno paragonato la spirale aurea rappresentata nel giardino ad una virgola, la tetraktys ad un insieme di lapidi. Verrebbe da citare una delle citazioni “disseminate” nell’area verde, “Frena la tua lingua di fronte agli altri, se vuoi obbedire agli Dei.” Frustaci si limita a dire: “So che Pitagora non lasciò alcuno scritto.”

E’ decisamente più loquace il titolare del “Caffè Italia“, Alfonso Russo. “Questa è una città che ha bisogno di gente operosa e di queste opere- attacca Russo- apprezzo la buona volontà di chi sta realizzando quest’opera, prima in quella rotonda non c’era nulla, se non cespugli e escrementi di cani, i cani portati lì da alcuni nostri concittadini, con tutti i cattivi odori che ne derivavano, adesso che l’hanno ripulita e abbellita si levano le critiche?” Molti commercianti- aggiunge- hanno partecipato alla raccolta fondi. “Se dovessero rifarla, io ci starei ancora una volta, perché, ripeto, apprezzo l’operosità.”

La signora Carmela, che lavora in una boutique sita in via Vittorio Veneto, esprime suppergiù lo stesso concetto: “Prima non c’era nulla, almeno è una cosa da vedere.” Corsi e ricorsi storici relativamente alle stroncature riservate a chi vuole esaltare il legame esistente tra la città di Crotone e Pitagora? Il capogruppo consiliare di “Stanchi dei Soliti“, Iginio Pingitore, sottolinea: “Quanta amarezza, io ho fatto una battaglia per l’installazione di una statua monumento a memoria del grande matematico e filosofo Pitagora nella principale piazza della città, già a lui dedicata, ma la mozione, che ho presentato in consiglio comunale, è stata bocciata.”

Ha visto il giardino dei sensi? Pingitore risponde: “No, non l’ho visto, apprezzo comunque l’iniziativa degli imprenditori e dei commercianti, rimango però convinto che la gente vuole la statua, questa è la città di Pitagora, è una città che purtroppo non cresce, malgrado l’enorme potenziale che ha, c’è sempre qualcuno che, da una parte, ti elogia e, dall’altra, fa fallire ogni tentativo di valorizzare il glorioso passato di Crotone.” Pingitore aveva proposto una raccolta fondi con il metodo del crow founding. “I talenti ci sono a Crotone, ci sono tanti scultori- riprende a dire- c’è uno scultore che ha costruito la statua, e che, guarda caso, è di Scandale, come me, è il maestro Gaspare Da Brescia.”

Qualche anno fa, fu pure lanciata una petizione per convincere l’amministrazione comunale pro tempore a collocare in Piazza Pitagora “la bellissima statua del maestro autoctono Da Brescia al posto di un’opera rappresentativa di Pitagora reputata dalla maggioranza della cittadinanza, interpellata, di dubbio gusto.”

La curiosità è che la suddetta statua, imponente, sta vincendo sui social la “gara” con il giardino, lanciata da una utente. Le due opere non si escludono: potrebbero benissimo convivere. La figura di Pitagora “merita” in tutti i casi di avere una adeguata visibilità nella città pitagorica.