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INTESA raggiunta tra Regioni e Governo, in Conferenza Stato-Regioni, sullo schema di decreto per l’attuazione del credito d’imposta per favorire lavoro stabile nelle Regioni del Sud. Lo hanno reso noto il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca e il viceministro al Lavoro Michel Martone. «Hanno diritto al credito d’imposta  – ha spiegato Barca – le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori “svantaggiati” o “molto svantaggiati”». I fondi a disposizione sono oltre 140 milioni di euro. Di questi, alla Calabria ne andranno 20.

LA SCHEDA – COME SI ACCEDE AI BENEFICI

«Il decreto – ha spiegato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo – rientra nel Piano d’Azione e di Coesione concordato tra il Governo e le Regioni. Le Regioni che avranno le risorse per farlo, potranno incrementare i fondi già previsti. Il risultato ci vede soddisfatti».    Beneficiari del credito d’imposta saranno tutti i datori di lavoro che, nel periodo compreso tra metà maggio 2011 e metà maggio 2013, incrementeranno il numero di lavoratori a tempo indeterminato nelle Regioni Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.    Danno diritto al credito d’imposta le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori “svantaggiati” o “molto svantaggiati” che rientrano in queste categorie: chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale, lavoratori che hanno superato i 50 anni di età, adulti che vivono soli con una o più persone a carico. I lavoratori “molto svantaggiati” sono considerati coloro che non hanno un lavoro da almeno 24 mesi.    Il credito d’imposta è concesso nella misura del 50% dei costi salariali sostenuti nei 12 mesi successivi all’assunzione. Qualora l’aumento del numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato riguardi lavoratori “molto svantaggiati” il credito d’imposta è concesso nella misura del 50% dei costi salariali sostenuti nei 24 mesi successivi all’assunzione.

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