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SULLA vicenda che riguarda la costruzione dei quattro nuovi ospedali il cui iter è ormai bloccato da mesi, da quando cioè è scaduto il commissariamento arrivano le prime reazioni. Atteso a giorni un incontro a Roma per definire come uscire dalla situazione di stallo venutasi a creare. Stallo creato da pastoie burocratiche, i nuovi nosocomi devono essere costruiti secondo procedure di Protezione civile eper risolvere la situazione servirebbe un a ordinanza che sancisca il passaggio a una gestione ordinaria, ossia quella del Dipartimento Salute regione Calabria. 
Due le note sul tema. Da un lato il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore che afferma come a rallentare il percorso non sia solo una questione di procedure burocratiche ma «il mancato rinnovo dell’attribuzione delle funzioni di Commissario al governatore Scopelliti che dal 31 dicembre 2011 aspetta il decreto di riconferma senza il quale non può dare vita a tutti gli atti necessari per l’espletamento delle gare. Non credo che si tratti solo di una distrazione romana ma piuttosto di un calo di fiducia da parte del Ministero nei confronti del Commissario». Censore ricorda poi di aver già posto un’interrogazione a Scopelliti in cui domandava se il mancato rinnovo del commissariamento pregiudicasse l’iter procedurale delle gare. «Benché la Vice Presidente Stasi avesse risposto in consiglio, rassicurando l’aula sulla questione, oggi scopriamo che quanto dichiarato in quella sede non corrispondeva alla realtà dei fatti. È stato lo stesso Ministro alla Sanità che molto eloquentemente a spiegato che ancora siamo in alto mare. Mentre la Commissione Regionale alla Sanità continua a dilettarsi in inutili passerelle, il 15 luglio potrebbe svanire per sempre la gara relativa agli ospedali di Vibo e della Sibaritide». 
Di diverso tono ma pur sempre allarmata la nota dell’onorevole del Pdl Giovanni Dima, il quale chiede al Governo che le procedure siano riattivate al più presto. Dima, oltrettutto aggiunge che per alcuni di questi nuovi presidi, come quello della Sibaritide e di Vibo Valentia, l’iter tecnico – amministrativo si trova in uno stato avanzamento tale che, una volta formalizzate le offerte, si sarebbero dovute nominare le commissioni di gara per procedere, successivamente, all’assegnazione dei lavori. 
 Dima informa, inoltre, che proprio su questo argomento,  nei prossimi giorni ci sarà un’iniziativa dei parlamentari «che abbia il sostegno di tutti i colleghi calabresi, essendo tale problematica legata a più province, Reggio Calabria, Catanzaro, Vibo e Cosenza, per chiedere la rimessa in moto delle attività connesse alle gestioni commissariali».
La vicenda è emersa dopo che il ministro della Salute Renato Balduzzi è quasi caduto dalle nuvole quando lunedì, in occasione della visita a Reggio, il presidente Scopelliti gli ha esposto la vicenda dei 4 ospedali da costruire con procedure di protezione civile il cui iter è impantanato dalle procedure di riorganizzazione della protezione civile. Uno stallo che si protrae da 6 mesi, il commissariamento è scaduto il 31 dicembre, senza che da Roma sia giunto alcun segnale. 
Scopelliti ha investito più volte il premier Mario Monti ricevendo al momento silenzi. L’ultima lettera è dell’11 aprile scorso. Un’altra  comunicazione è stata inviata al capo della protezione civile Franco Gabrielli a cui competono le decisioni. 
Le procedure di gara, avviate tra maggio e agosto del 2011, ora sono ferme alla stazione unica appaltante. 
I tre nuovi ospedali costeranno in totale 364 milioni di cui 272 di fondi pubblici. Di questi fondi 190 sono risorse di un accordo di programma del dicembre 2007 tra ministro della Salute e Regione Calabria e la restante parte coperti da un mutuo della Regione. Poi ci sono poco più di 91 milioni che sono assicurati dai privati che si ripagheranno con la gestione dei servizi non sanitari come la gestitone delle aree commerciali.  
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