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«NON sono bastate le immagini di distruzione e disperazione che proprio nelle ultime settimane sono arrivate nelle nostre case attraverso i TG nazionali e che documentano puntualmente gli effetti devastanti delle scosse sismiche che stanno affliggendo il territorio della Regione Emilia Romagna. Scosse di intensità molto minore rispetto a quelle che, purtroppo, a parere degli esperti, potrebbero interessare la nostra regione». Lo afferma in una nota Arcangelo Francesco Violo, presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria, che contesta l’operato del Consiglio regionale: «Nella seduta dello scorso 11 giugno è stata approvata a maggioranza una proposta di modifica alla legge sismica regionale, che sarebbe dovuta entrare in vigore il primo luglio 2012» ricorda Violo. Ebbene, secondo Paolo Cappadona , geologo calabrese e Consigliere nazionale dei Geologi, «a seguito di tale approvazione la legge entrerà comunque in vigore ma svilita nei suoi contenuti a causa dell’introduzione di un regime transitorio che limiterà per i prossimi 18 mesi, i severi controlli previsti alle grandi opere di rilevanza strategica per le quali è già attualmente in vigore un differente regime di controllo».

Cappadona è allibito: «A chi giova e chi ha interesse affinchè l’entrata in vigore di una legge che finalmente prevede procedure di controllo rigoroso sulle progettazioni, secondo criteri oggettivi ed affidate ad uno screening preliminare operato da un sistema informatico venga continuamente prorogata e differita nel tempo? Non giova alla stragrande maggioranza di professionisti tecnici (ingegneri, architetti, geologi, geometri) che quelle regole, quei criteri, imposti dalla normativa tecnica antisismica vigente, le rispetta e le applica scrupolosamente, con coscienza e con la consapevolezza che dal rispetto di quelle regole deriva un esponenziale aumento della sicurezza per tutti. Quegli stessi professionisti che vedrebbero proprio dai controlli previsti dalla norma un riconoscimento di merito alla loro professionalità ed al diritto, spesso negato, ad un giusto compenso». 

I geologi calabresi concludono ritenendo «doveroso ribadire e ricordare a chi palesa la propria insofferenza al sistema di controlli ed alle procedure previste dalla nuova Legge sismica regionale e che, nell’attuale, a dir poco lacunoso, sistema di controlli, opera con disinvoltura e leggerezza, che il mancato rispetto di quelle regole potrebbe comportare un giorno conseguenze catastrofiche».

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