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COSENZA – Protestano le società che gestiscono le aree di servizio che hanno diffuso una nota al termine di un’assemblea nella quale mettono in evidenza i lavori «interminabili», strutture «fatiscenti prive di investimenti e del minimo di manutenzione», condizioni di sicurezza «inaccettabili» e poi «rifiuto delle compagnie petrolifere di negoziare il rinnovo degli accordi economici -pretesi dalla legge – dei Gestori e politiche di prezzo delle stesse compagnie che condannano Gestori e automobilisti della tratta ai prezzi dei carburanti più alti d’Italia».

Al fianco dei gestori si è schierato l’assessore regionale Antonio Caridi, il quale ha espresso la sua piena solidarietà ai gestori delle aree di servizio della tratta Salerno – Reggio Calabria. L’assessore alle attività produttive ha definito «inaccettabile lo stato in cui versano i gestori delle aree di servizio della rete autostradale A3, dove le politiche del prezzo attuate penalizzano fortemente i viaggiatori e gli stessi gestori. Per altro, le aree di servizio con strutture spesso fatiscenti, non offrono quell’accoglienza che, in altre parti d’Italia, è l’elemento principale delle aree di ristoro e rifornimento». Secondo Caridi, «tutto questo, penalizzerà in primo luogo i gestori e i lavoratori che offrono i servizi all’interno delle Aree con il rischio di fallimenti e licenziamenti, in un momento già difficile a causa della crisi economica. Il risultato sarà, un ulteriore motivo di tensione sociale, ed un esponenziale aumento dei disaggi per i viaggiatori che già sopportano lavori interminabili ed infinite code, ed ora si ritroverebbero con servizi al minimo per tutti i fine settimana a partire già dal prossimo». 

Nel contempo, il componente dell’esecutivo regionale ha assicurato «piena disponibilità ad ogni proficua forma di collaborazione, atta a definire positivamente una possibile vertenza che nasce sulla basa di legittime istanze dei lavoratori e che comunque dovrà offrire ampia tutela ai viaggiatori della Salerno – Reggio Calabria. Un eventuale inasprimento – ha concluso Caridi – non farebbe altro che aggravare una situazione già drammatica, per quanto riguarda la percorribilità della A3 con evidenti riflessi negativi sull’economia calabrese e sull’occupazione».

La denuncia ha evidenziato le condizioni «drammatiche» in cui sono costretti ad operare «non più sopportabili», con i gestori che hanno quindi proclamato lo stato di agitazione «permanente» e l’avvio di un pacchetto di iniziative sindacali da adottare immediatamente e in coincidenza con il periodo estivo. Nel dettaglio e per l’essenziale, le imprese di gestione delle AdS, ridotte ormai al collasso economico e alle soglie del fallimento, hanno deciso, a far data dal primo luglio prossimo o di ridurre al minimo essenziale il servizio offerto presso gli impianti per tutti i fine settimana del periodo estivo, giorni festivi compresi, con ciò assicurando la distribuzione dei carburanti esclusivamente attraverso l’apertura di un’unica colonna rifornitrice in modalità self service post-pay; di richiedere ad Anas e ai presidenti di Regione Campania, Basilicata e Calabria, secondo le rispettive competenze e nella loro qualità di enti che emettono e rilasciano le relative concessioni pubbliche, amministrative e petrolifere, di autorizzare urgentemente la deroga all’obbligo contrattuale di fornitura in esclusiva dei carburanti, allo scopo di permettere ai gestori di rifornirsi sul libero mercato alle migliori condizioni offerte, scongiurando l’altrimenti sicuro fallimento delle loro imprese e assicurare, allo stesso tempo, prezzi dei carburanti significativamente più bassi agli automobilisti della tratta; e poi il cautelativo preavviso di licenziamento per gli addetti al rifornimento carburante.

 

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