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In Calabria si spende poco, almeno in rapporto alle altre regioni d’Italia. Il dato emerge dall’ultimo studio dell’Istat sui consumi delle famiglie nelle varie regioni d’Italia. Secondo i dati dell’Istituto di statistica nazionale, infatti, solo la Basilicata e la Sicilia hanno una spesa media per famiglia inferiore rispetto a quella della Calabria che si attesta sulla quota di 1.904 euro. Più di mille euro in meno rispetto alla Lombardia che svetta su tutte le regioni con i suoi 3.033 euro a famiglia. Un risultato che riflette lo stato di depressione e minore sviluppo del territorio e che a prima vista rilancia il classico luogo comune di una Calabria povera a fronte di una Lombardia ricca. Tuttavia se si vanno ad analizzare con attenzione i dati specifici si scopre che ciò che fa molta differenza sono alcuni elementi in particolare. Ad esempio in Calabria si spende per Alimentari e bevande il 25.7% della spesa totale pari a circa 400 euro mentre in Lombardia la spesa per generi alimentari si ferma al 16.2%, tuttavia considerando che il monte spesa complessivo è più alto si scopre che alla fine per mangiare si spende sostanzialmente la stessa somma tanto al nord quanto al sud. Ciò che cambia, però, è l’incidenza di quella spesa sul totale. In Calabria pesa per più di un quarto del totale e questo, inevitabilmente, frena la spesa in altri settori. Un dato interessante e in controtendenza è rappresentato dal costo per i trasporti e per le abitazioni, in entrambi i casi le percentuali di incidenza lombarde sono superiori rispetto a quelle calabresi e, tenuto conto del principio di cui abbiamo già parlato e basato sulla diversa entità del monte spesa totale, ciò significa che in Lombardia si spende molto di più rispetto che in Calabria per la propria casa e per potersi spostare. Ultimo confronto riguarda le spese per cultura e tempo libero che pur registrando una simile percentuale, con ciò forse rimarcando un medesimo interesse verso il settore, segna una netta differenza in termini assoluti che vedono i lombardi spendere circa 145 euro al mese in tempo libero e cultura contro le circa 76 dei calabresi.

Ad ogni modo questo il dato complessivo calabrese: Alimentari e bevande 25.7% (pari a 489.33 euro) Tabacchi 1.1% (pari a 20.64 euro), Abbigliamento e calzature 8% (pari a 152.32 euro), Abitazioni 19.8 (pari a 376,89 euro), Combustibili ed energie 5.7 (pari a 108.43 euro), Arredamenti 5.8 (pari a 110,43 euro), Sanità 4.2 (pari a 79.86 euro), Trasporti 14.5 (pari a 276.08 euro) Comunicazione 2.0 (pari a 38.08 euro), Istruzione 0.9 (pari a 17 euro), Tempo libero e cultura 4 (pari a 76 euro), Altri beni e servizi 8.4 (pari a 158.94 euro).

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