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GIOIA TAURO (RC) – Potrebbe arrivare dall’idea di un noto imprenditore calabrese la soluzione per proteggersi dai terremoti. Antonino De Masi, che ha un’azienda metalmeccanica nell’area industriale di Gioia Tauro, ha inventato e brevettato la prima cellula di sicurezza al mondo per le civili abitazioni in grado di resistere a crolli parziali o totali di muri, travi, di solai e persino di interi palazzi. Si tratta di un sistema di protezione statico che è nato da alcune osservazioni e studi emerse nei recenti eventi sismici sia in Giappone che in Italia. Un sorta di guscio protettivo nel quale rifugiarsi in caso di sisma, quindi la creazione, con questa struttura, di un’area di sicurezza all’interno della propria abitazione, senza limitare l’uso degli spazi abitativi. La modularità della cellula in forme e dimensioni, per essere adattata a tutte le esigenze e spazi, è costituita da pareti in acciaio ricoperti in pannelli, una struttura di base in acciaio, con la predisposizione ad inserirci «arredi» come piastrelle, parquet o similari», la  parte superiore garantisce un’alta resistenza grazie ad un innovativo sistema di distribuzione e scarico pesi. Le dimensioni quindi sono variabili a seconda delle esigenze anche se vi è un modello standard che tutti possono auto montarsi in casa creando così un tunnel» tipo un contro corridoio, sprecando solo pochi cm di spessore e pochi di altezza. Oppure in uno spogliatoio o in altri ambienti della casa. Questa “invenzione» è una cellula di sicurezza non è una struttura antisismica , ed è un componente separato e distaccato dall’edificio stesso , non influendo quindi sulla «rigidezza e sulla staticità dello stesso , vista anche la sua leggerezza. La cellula garantisce la resistenza alla caduta di determinati pesi (dipende dai modelli) che nella versione base sono di 10 tonnellate in verticale (simulando il crollo completo di un determinato solaio in cemento armato) mentre in caso di edifici costruite con tecniche differenti, legno, metallo ecc., più leggeri , si può avere una maggiore superficie «protetta», quindi si possono realizzare cellule di protezione per delle intere stanze, con garanzie di resistenza molto alte. Si tratta di un prodotto unico nel suo genere al mondo con potenzialità di mercato impressionanti. I test a cui sono stati sottoposti i primi prototipi in ferro e non in acciaio hanno dato risultati eccezionali visto che la «cellula di sicurezza» è riuscita a reggere all’urto violento di un peso di quasi dieci tonnellate senza deformarsi. L’imprenditore ha affermato che è stato costretto dagli eventi ad accelerare i tempi su un prodotto ed un progetto che doveva essere reso pubblico nei prossimi mesi a completamento di delicatissime fasi «tecnico legali» di protezione internazionale dell’invenzione. Ma la domanda che De Masi si è posto è la seguente : può la mia invenzione, il mio prodotto salvare in caso di sisma una dico una sola persona? La risposta è si ; può la mia tecnologia ed il mio prodotto dare sicurezza alle persone che hanno paura di rientrare in casa ? la risposta è si. Di fronte a ciò ho deciso di non pensare ad altro se non agli interessi della collettività ; il business , le strategie imprenditoriali ed economiche  sono «estranei « in questo momento dalla mia coscienza. In questa ottica metterò a disposizione delle persone terremotate nei limiti delle mie possibilità donando gratuitamente alcune di queste strutture e cercherò nel proseguo di commercializzare a prezzi molto “popolari» visto il contesto la struttura. 

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