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CATANZARO – La Calabria non pensa alle famiglie, ed a poco è servito sottoscrivere il manifesto che era stato anche siglato dal candidato governatore Giuseppe Scopelliti all’epoca delle elezioni. A metà legislatura, però, il Forum delle associazioni familiari non è affatto soddisfatto delle politiche per la famiglia messe in campo dalla Regione. 

La bocciatura arriva per Calabria, Campania, Molise e Sicilia. Voto medio a tutte le altre.  La regione più “produttiva” è stata il Piemonte, con 111 atti; quella meno produttiva è la Campania con solo sei atti. L’ambito che ha ricevuto meno provvedimenti in assoluto è quello della conciliazione famiglia-lavoro. Mancano quasi ovunque politiche di sostegno alle coppie in crisi e politiche “di ampio respiro” finalizzate al sostegno alla natalità, che peraltro non esistono neppure, si sottolinea nella ricerca, a livello nazionale. Mancano, ancora, provvedimenti relativi alla formazione professionale, che è demandata proprio alle Regioni.   Stentano a decollare, si sottolinea, politiche familiari “organiche”, finora portate avanti solo in poche regioni, tra cui la Lombardia; tutte le altre hanno una visione frammentaria di questo ambito. E permangono ancora, soprattutto al Sud, politiche assistenziali ed erogazioni “a pioggia”.   “Non è una valutazione conclusiva – ha sottolineato il presidente del Forum, Francesco Belletti – ma in itinere, in modo da indicare possibili modifiche”.

Sono, invece, sette e quasi tutte al Nord le regioni italiane “promosse” dal Forum delle associazioni familiari in materia di politiche per la famiglia. Nove le regioni che restano fra luci e ombre e quattro, tutte al Sud, quelle che detengono la “maglia nera” in questo campo.   Il Forum aveva predisposto, in occasione delle elezioni amministrative del 2010, un manifesto che era stato sottoscritto da oltre 400 candidati, molti dei quali sono stati poi eletti, compresi otto presidenti (quelli di Campania, Piemonte, Basilicata, Lombardia, Lazio, Toscana, Calabria e Marche). A metà legislatura, l’organizzazione ha voluto, dunque, analizzare la produzione legislativa e amministrativa delle Regioni, per verificare in che misura le politiche familiari suggerite nel Manifesto siano state effettivamente realizzate dagli eletti; 1.075 i provvedimenti esaminati.   La ricerca – i cui risultati sono stati resi noti oggi – mostra innanzitutto un’Italia a due, anzi a tre velocità nel campo delle politiche per la famiglia: un Nord virtuoso, un Centro “in cammino” ma con ancora tanta strada da percorrere e un Sud che arranca. Il Forum promuove infatti Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino e Valle d’Aosta.

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