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LA Calabria è una regione di aspiranti docenti. Sono 17.305 le domande arrivate al ministero dell’Istruzione dalle province di Cosenza, Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Un esercito di contendenti per il concorso a cattedre della scuola: per accontentarli tutti non basterebbero nemmeno i posti messi a disposizione in tutta Italia, che sono complessivamente 11.542. In Calabria, invece, i nuovi prof saranno appena 787 e per ognuno di coloro che faranno festa, ce ne saranno altri 21 che masticheranno amaro per essere rimasti fuori.

Sono numeri impressionanti quelli che emergono dopo la chiusura del bando, scaduto ieri alle 14. In tutta la Penisola sono 321.210 i candidati. Il profilo prevalente, secondo quanto riferisce il Ministero dell’Istruzione, è quello di donne, provenienti dal Sud. Sono 258.476 le domande in “rosa” contro le 62.734 degli uomini. E per lo più, si tratta di nuove vocazioni, dato che i due terzi non provengono dalle graduatorie ad esaurimento dei precari. L’età, però, non è bassa: 40 anni in media per gli uomini, 38 per le donne. Ma ci sono anche 2.812 candidati con un’età superiore ai 55 anni e il sogno di ottenere una cattedra di ruolo almeno qualche anno prima della pensione.

Circa la metà delle domande di partecipazione al concorso proviene da aspiranti docenti del Sud: sono 164.827 (51,3%). Percentuali minori per le domande provenienti dalle regioni del Nord (29,3%) e del Centro (19,4%). La regione con il maggior numero di domande è la Campania con 56.773 candidati, seguita dalla Sicilia (45.773). Ma rapportando il dato al totale della popolazione regionale, la Calabria è subito in scia.

 

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