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PARTONO i saldi invernali anche se, in realtà la maggior parte dei negozi espone già da giorni i cartelli con i prezzi ridotti. Effetto della crisi che morde e che tra l’altro, secondo gli esperti, indurrà le famiglie a spendere meno. Il calendario ufficiale riferisce che sono tre le regioni che vedono scattare oggi gli sconti: si tratta di Campania, Sicilia e Basilicata. Sabato 5 gennaio, invece toccherà alla Calabria insieme al resto d’Italia.

Nella realtà, però, i saldi sono già partiti ovunque. Il Codacons ha effettuato verifiche nelle principali città italiane: da chi mette sfacciatamente le scritte promozionali in vetrina rischiando la multa, a chi invia ai clienti sms, lettere, tessere sconto o, molto più semplicemente, abbassa il prezzo al momento dell’acquisto, il 70% dei negozi italiani – calcola l’associazione – di fatto sta già applicando saldi «sommersi», a dimostrazione della grave crisi che sta vivendo il commercio. E gli effetti, spiegano, si faranno sentire anche durante il periodo di sconti, con una riduzione delle vendite che si aggirerà attorno al -15%, e un budget che per i saldi invernali non supererà i 224 euro a famiglia.

Secondo Confcommercio ogni famiglia spenderà 359 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento e accessori, per un valore complessivo di 5,6 miliardi di euro, pari al 18% del fatturato annuo del settore. L’acquisto medio a persona nei saldi invernali sarà di 150 euro. Abbigliamento e calzature rappresenteranno il 18% della spesa dei 25,5 milioni di famiglie italiane.

Redazione web

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