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CATANZARO – Non si vedono segni di miglioramento nella condizione economica calabrese, quanto meno sotto il profilo occupazionale. Se nel corso dei primi 4 mesi del 2012 ben 34 aziende avevano chiesto l’accesso alla cassa integrazione guadagni, quest’anno le cose non vanno affatto meglio. In sostanza, infatti, nel corso dei primi quattro mesi del 2013, le aziende con sede in Calabria che hanno fatto ricorso ai decreti di cassa integrazione straordinaria sono state 32, per un totale di 83 unità aziendali territoriali coinvolte. Come si vede sostanzialmente lo stesso dato registrato l’anno prima. I dati sono tratti dal rapporto di aprile dell’Osservatorio Cig della Cgil nazionale che a sua volta è basato sulle rilevazioni Inps. Se andiamo ad esaminare nel dettaglio la situazione, poi, scopriamo come di queste 32 imprese, 10 hanno sede in provincia di Catanzaro, 10 in quella di Reggio Calabria, 9 di Cosenza, e 3 di Crotone. Al momento si salva Vibo Valentia dove nessun azienda ha presentato, per il momento, una richiesta di concessione di Cassa integrazione che sia stata accolta. Se si guarda poi al numero di unità aziendali coinvolte (che in sostanza sono le diramazioni territoriali che alcune aziende hanno in più rispetto alla sede sociale), la provincia più colpita è Reggio Calabria (con 28 unità), seguita da Cosenza (19), Catanzaro (17), Crotone (14) e, in questo caso, Vibo Valentia (5). Dallo studio emerge, inoltre, che complessivamente sono 20 le aziende che hanno fatto ricorso ai decreti di Cigs per crisi aziendale, in aumento rispetto al 2012 (nello stesso periodo dello scorso anno, infatti, erano state 13), in 8 casi si è fatto ricorso ai contratti di solidarietà (anche in questo caso in aumento rispetto ai 6 dell’anno scorso) mentre diminuiscono le domande di riorganizzazione aziendale, che in primi quattro mesi del 2013 sono state 4 (contro le 12 dell’anno scorso) e di ristrutturazione aziendale (nessuna quest’anno a fronte dei tre casi registrati dal gennaio ad aprile 2012). 

Per quanto riguarda, infine, l’aspetto delle ore di Cassa integrazione autorizzate nella punta dello stivale, nei primi quattro mesi del 2013 sono state in totale 3 milioni 513mila 610, in calo del -12,69% rispetto allo stesso periodo del 2012, quando le ore autorizzate erano state 4 milioni 24mila 293. Tra gennaio e aprile, nella regione, è in aumento il ricorso alla cassa integrazione ordinaria, con un milione 52mila 650 ore autorizzate (+30,70% rispetto al 2012) mentre diminuiscono le ore di cassa integrazione straordinaria (-11,68%) e in deroga (-42,55%). 

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