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CATANZARO – La Calabria “conquista” il primato negativo per il tasso di disoccupazione giovanile. Con il 53,5 per cento, infatti, è la prima regione italiana, precedendo anche Sicilia (51,3%) e Basilicata (49,5%). Un dato che la pone nei primi posti anche a livello europeo, dove il brutto record spetta a Dytiki Makedonia (72.5%, Macedonia occidentale, regione nel nord della Grecia). Così, i ragazzi calabresi di età compresa tra i 15 e i 24 anni, si evince dai dati diffusi da Eurostat, restano al palo. Se si esclude la Grecia, al centro di una crisi senza precedenti, pochissime regioni europee fanno peggio della Calabria. 

Ragazzi senza lavoro in un numero tanto elevato sono solo in tre regioni spagnole (Andalusia, Extremadura e Castilla Mancia) e in una regione francese (Martinì). Secondo i dati diffusi da Eurostat, l’agenzia di statistica dell’Ue, nel 2012 il tasso medio di disoccupazione per i giovani fra i 15 e i 24 anni nei 27 Paesi è stato del 22.9%. E le differenze sono sempre più marcate: le percentuali più basse si rilevano in Germania, col 4,2% nella regione di Oberbayern, seguita da Tubingen (4,5%) e Friburgo (4,8%). 
Ma l’allarme sociale per la disoccupazione non si ferma solo ai giovani. In Italia, complessivamente si è passati da un tasso medio di disoccupazione dell’8,4% del 2011 al 10,7% del 2012. Ma sono le regioni del sud quelle che soffrono di più, passate da una media del 13,3% al 16,9%. Maglia nera sono Campania e Calabria (entrambe al 19,3%), seguite da Sicilia (18,6%) e Sardegna (15,5%). La provincia di Bolzano registra invece la percentuale più bassa 4,1%, seguita da Trento 6,1% e Veneto 6,6%. Le regioni dove le donne lavorano di meno sono Campania (22,3%); Calabria (21,2%); e Sicilia (20,6%). Dati che confermano la pessima situazione economica e sociale, con la Calabria in testa tra le regioni italiane rispetto a tutti i dati riferiti all’occupazione, e tra le prime regioni europee. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione complessivo, 25 regioni Ue su 270 hanno un dato superiore al 20,8%, il doppio di quello dei 27: undici regioni in Spagna, dieci regioni in Grecia e quattro nei dipartimenti francesi d’Oltremare. Le donne senza lavoro nei 27 Stati membri sono di più degli uomini (10,5% contro il 10,4%) e l’anno scorso il tasso della disoccupazione femminile è variato dal 2,7% nella regione di Friburgo in Germania al 49,4% nella regione di Ceuta in Spagna e al 36,8% in quella di Dytiki Makedonia. La disoccupazione maschile invece nel 2012 è stata del 2,3% a Salisburgo e Tirolo in Austria, contro il 33,6% dell’Andalusia in Spagna.
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