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UN nuovo collegamento ferroviario percorrerà la costa ionica tra Calabria e Puglia. Ma guardando le tabelle di marcia previste, i passeggeri avranno poco da sorridere: per viaggiare tra Reggio Calabria e Taranto, lungo l’ultimo lembo della Penisola, ci metteranno appena mezz’ora in meno di quanto ci impiegano i viaggiatori che dalla città pugliese risalgono fino a Bologna, cambiando pure convoglio durante il tragitto.

Che gli Intercity ormai siano l’ultimo tassello dell’offerta di Trenitalia è un aspetto noto agli utenti ferroviari. I treni rapidi, ormai, sono le frecce: quelle rosse dell’alta velocità, quelle grigie, quelle bianche che hanno sostituito gli Eurostar. Ma ci sono anche Intercity e Intercity. Quelli destinati a viaggiare sulla linea ionica calabrese, ad esempio, lo faranno alla velocità media tutt’altro che vertiginosa di 70 chilometri all’ora. 

Dal 9 giugno, Trenitalia attiverà il nuovo orario estivo. E una novità significativa ci sarà anche per la Calabria. Si tratta di un collegamento diretto sulla linea Taranto-Reggio Calabria, assicurato con una coppia quotidiana di treni, uno diretta verso nord e l’altro al contrario. Si potrà partire dalla città dello Stretto a mezzogiorno e arrivare in Puglia alle 19.05, mentre dal capoluogo ionico la partenza è programmata alle 8.20 con arrivo a Reggio alle 15.25. Tempo di percorrenza, quindi, 7 ore e 5 minuti. 

Considerato che i chilometri da percorrere sono 497, la media di viaggio oscilla attorno ai 70 all’ora. Per avere un’idea, già sul versante opposto della Calabria, quello tirrenico, l’andatura degli Intercity s’impenna del 50 per cento, arrivando ai 97 chilometri orari calcolati sui 443 chilometri tra Reggio Calabria e Salerno. Ma lì si viaggia almeno ad alimentazione elettrica, mentre lungo lo Ionio i treni sono ancora a gasolio e non c’è al momento un progetto per l’ammodernamento. 

Questione di investimenti pubblici, fanno sapere dalle Ferrovie dello Stato. Nelle priorità di intervento sulla rete ferrata italiana, rivendicano, i governi non hanno inserito la dorsale orientale calabrese e quindi non ci sono fondi. E le Fs, da quando sono diventati società per azioni, si muovono solo dietro commessa ministeriale. 

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