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CATANZARO – Venti milioni di euro per aiutare le famiglie in difficoltà, in un momento di grande crisi economica dove anche il ceto medio sta subendo gli effetti della crisi. Per questo la Regione Calabria ha ideato il progetto di credito sociale, illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Catanzaro, dal presidente Giuseppe Scopelliti e dall’assessore Nazareno Salerno. Le iniziative in favore delle famiglie che vivono situazioni di disagio temporaneo prevedono la costituzione di un fondo di rotazione ispirato ai principi del microcredito, senza garanzie da parte dei beneficiari, con la possibilità di ricevere un credito per l’acquisto di beni e servizi primari. Moltissime le casistiche previste per ottenere il finanziamento, tra le quali spese sanitarie, di istruzione, inserimento lavorativo, beni e servizi di prima necessità, affitto o pagamento rate prima casa. Il finanziamento, è stato spiegato, sarà erogato da un istituto di credito convenzionato o da Fincalabra, con un tasso di interesse dell’1 per cento e la possibilità di restituirlo in cinque anni. Potranno accedere al finanziamento le famiglie con un reddito loro compreso tra i 15 e i 30mila euro, a seconda della composizione del nucleo familiare. Le risorse complessive ammontano, dunque, a venti milioni di euro che saranno alimentati con i pagamenti delle rate per nuovi finanziamenti. L’obiettivo è quello di raggiungere circa 4mila famiglie, per prestiti compresi tra 5 e 10mila euro ciascuno. 

“Con questo progetto – ha evidenziato Scopelliti – vogliamo mettere in campo interventi diretti e concreti verso l’utente. Non ci sarà bisogno di garanzie e con il recupero delle risorse potremo alimentare ulteriormente il fondo per nuovi interventi mirati nei confronti di chi vive una situazione temporanea di emergenza”. Soddisfatto anche l’assessore Salerno: “Entro 30 giorni dalla domanda saremo nelle condizioni di dare una risposta a chi farà richiesta – ha affermato – grazie ad uno strumento che durerà nel tempo perché non ha una scadenza. Tra gli aspetti tecnici, è prevista una polizia fideiussoria e le spese di istruttoria non supereranno i cento euro, per un finanziamento a cui potranno accedere anche i lavoratori precari e chi ha segnalazioni nella banca dati Crif”.
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