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COSENZA – La centrale elettrica del Mercure, ai confini fra Basilicata e Calabria, sarà riconvertita: l’accordo quadro è stato firmato nel pomeriggio a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico: lo hanno annunciato Cgil, Cisl e Uil, spiegando che l’intesa porta le firme del Governo (rappresentato dal Sottosegretario, Claudio De Vincenti), delle Regioni, del Parco del Pollino, dei sindacati, di Enel e di numerosi sindaci della zona. 

“L’accordo quadro indica i termini degli impegni che l’Enel dovrà prendere in maniera vincolante, in termini di maggiori tutele ambientali e per la salute (con la costituzione, tra le altre cose, di uno specifico Osservatorio Ambientale e con la riduzione delle emissioni), di creazione di nuova occupazione (diretta ed indiretta) in particolare giovanile, di risorse da riconoscere a comuni ed ente parco al fine di favorire politiche di sviluppo locale dell’intera filiera di produzione e conferimento di biomasse. Specifici protocolli, da sottoscrivere nei prossimi giorni, individueranno nel dettaglio strumenti, percorsi, risorse”. 
Le segretarie regionali di Basilicata e Calabria di Cgil, Cisl e Uil hanno espresso “soddisfazione per questo primo risultato che giunge al termine di una serie di confronti in sede ministeriale e che permette ora a tutti gli interessati di poter entrare nel merito delle singole convenzioni e accordi sulle diverse materie, a partire dalla tutela dell’ambiente e della salute. Ovviamente ora si apre la discussione di merito sui singoli aspetti e sulle singole voci di impegno occupazionale e finanziario e come sindacato vigileremo perchè ci siano maggiori tutele e massime siano le ricadute in termini di occupazione di qualità per i nostri territori”.
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