X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

CATANZARO – La crisi sta distruggendo il tessuto imprenditoriale calabrese e l’impatto si ripercuote anche sull’utilizzo dei fondi comunitari. L’autorità di gestione del Por e dg del Dipartimento Programmazione Paolo Praticò nel corso dell’audizione in commissione bilancio ha fatto il punto sull’attuazione del Por relativo agli strumenti di ingegneria finanziaria e esternato le criticità. Da una parte alcune misure sono poco attrattive, dall’altro le imprese che avevano partecipato al Bando Pia (innovazione tecnologica) nel 2010 hanno rivisto i progetti e rinunciato. Il motivo? Non si può aspettare 3 anni per la sola graduatoria e cinque anni per completare l’investimento. I tempi della burocrazia non viaggiano di pari passo a quelle delle imprese. La Regione ha messo in campo una serie di iniziative per accelerare i tempi, ma il danno per alcuni casi è stato già fatto. 

Invece sono stati quasi completati il Pia 2008 pari a 36 milioni di euro e i contratti di investimento per 5 milioni di euro e anche in questo caso si realizzeranno molte economie determinate dalla scelta di diverse imprese di rinunciare al finanziamento a causa delle difficoltà di reperimento del cofinanziamento privato e dal complicato iter di concessione degli aiuti e di rendicontazione degli stessi. Stesso problema si potrebbe verificare per il bando Pia 2010 pari a 31 milioni di euro. Delle misure a sostegno delle imprese tira quello relativo all’internazionalizzazione e alla partecipazione di manifestazioni fieristiche all’estero pari a 7 milioni di euro mentre sono in corso di avvio il programma InvestinCalabria di 3 milioni e il sostegno ai consorzi per l’export per altri 3 milioni che, assicura il dg Praticò, saranno realizzati entro il 2015. 
 IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE CARTACEA DEL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA ACQUISTABILE ANCHE ON LINE
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE