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DALLA Calabria risalito tutta l’Italia fino al valico del Brennero: oltre 150 calabresi si sono uniti alle migliaia di agricoltori e allevatori calabresi che dalle prime ore del giorno, sfidando il freddo, hanno invaso la frontiera tra l’Italia e l’Austria. E’ quella che hanno definito la “battaglia di Natale”, promossa da Coldiretti per difendere i prodotti made in Italy. Nel mirino, le importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane

LA MAREA GIALLA CHE FERMA I TIR – Spettacolari le immagini della protesta, con una marea gialla di manifestanti che blocca i tir. Nel piazzale scelto come campo base all’area di parcheggio “Brennero” al chilometro 1 dell’autostrada, ci sono trattori e decine di pullman che, nella notte, hanno già portato al valico gli imprenditori agricoli provenienti da tutta Italia.

Gli allevatori si sono schierati attorno al tracciato stradale e hanno iniziato a fermare i camion per sapere cosa arriva e dove va a finire mentre sono sollevati cartelli, indirizzati agli automobilisti in transito, per chiedere di sostenere la proposta di etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti alimentari: “615mila maiali in meno in Italia grazie alle importazioni alla diossina dalla Germania”, “1 mozzarella su 4 è senza latte”, “Italia Germania 3 a 1, undici politici con le palle cercasi” con la foto della squadra vincitrice dei mondiali 1982. E poi: “Il falso prosciutto italiano ha fatto perdere il 10 % dei posti di lavoro”, “Basta inganni scegli l’Italia”, “Subito l’etichetta per succhi di frutta, salumi, formaggi e mozzarelle”, “il falso Made in Italy uccide l’Italia”, “Fuori i nomi di chi fa i formaggi con caseine e cagliate”. Si contano diversi trattori, una quarantina di camper e numerosi furgoni che hanno portato prodotti tipici dalle diverse regioni per il vettovagliamento. E’ stata alzata dalla Coldiretti, infatti, una grande tenda sotto la quale potranno alternarsi per mangiare e difendersi dal freddo agricoltori e allevatori.

LE PATATE TEDESCHE E I FIORI DAL KENYA – Tra i carichi intercettati, un tir di patate tedesche dirette a Palermo, fiori partiti dal Kenya, transitati in Olanda e destinati a Treviso. «Con la crisi chiudono stalle ed aziende anche a causa della concorrenza sleale dei prodotti di minor qualità importati dall’estero che vengono spacciati come Made in Italy» afferma, in una nota, la Coldiretti Calabria, la cui delegazione è guidata dal presidente Pietro Molinaro.

Il problema, afferma la Coldiretti Calabria «interessa da vicino anche la Calabria, dove allevatori e agricoltori devono fare i conti con l’ingresso a basso costo e bassa qualità della materia prima dai Paesi dell’Est Europa. Vale per il latte, utilizzato non di rado per semilavorati piazzati poi sul mercato come fossero prodotti italiani. Vale per il suino, allevato in Calabria in ossequio ai rigidi disciplinari di produzione della Dop».

«Il problema – spiega Pietro Molinaro – sta nell’assenza di tracciabilità del prodotto, con l’emanazione dei Decreti attuativi della legge n.4/2011 che impone l’etichetta dell’indicazione di origine. Una battaglia che da tempo sta in cima all’agenda di Coldiretti e che vogliamo riportare prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica con la manifestazione del Brennero».

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