X
<
>

Condividi:
9 minuti per la lettura

 

Si apre la stagione dei saldi: da oggi in Campania e Basilicata, da sabato nel resto d’Italia. E si spera in una lieve ripresa degli acquisti. Secondo le stime, si spenderà una media di 150 euro a testa per un volume d’affari complessivo da 5,4 miliardi. Oggi scade la possibilità di versare l’acconto Irap che doveva essere saldato entro il 2 dicembre. 
ROMA, 1 GEN – L’attesa sta per finire. Entro il fine settimana partiranno in tutta Italia i saldi invernali con promozioni di almeno il 30-40%. Sconti consistenti che, nella speranza dei commercianti, potrebbero segnare finalmente un’inversione di tendenza rispetto all’austerity degli ultimi anni di crisi, diventata ormai un’abitudine nei consumi delle famiglie italiane. I saldi potrebbero insomma rappresentare un primo momento di riscatto dopo un 2013 pessimo per il settore dell’abbigliamento, in cui hanno chiuso, ricorda la Federazione moda dell’associazione, 11.900 negozi, quasi 1.000 al mese. A partire da domani, data di avvio della stagione in Campania e Basilicata, e da sabato in poi nel resto d’Italia, gli italiani torneranno dunque a guardare le vetrine, studiando attentamente vecchio e nuovo cartellino, in cerca dei migliori affari o del regalo perfetto, trascurato prima di Natale perchè troppo caro. La spesa media di aggirerà sui 150 euro a testa (155 secondo Confesercenti, 148 secondo Confcommercio che stima un volume d’affari complessivo di 5,4 miliardi). “Dalle informazioni che provengono dai nostri associati – spiega Roberto Manzoni, Presidente di Fismo, l’associazione Confesercenti del commercio al dettaglio di moda e abbigliamento – i prossimi saldi saranno i più convenienti degli ultimi dieci anni: gli imprenditori praticheranno sconti sostenuti per recuperare un anno difficile: oltre alla crisi economica, il settore è stato colpito anche dal clima, con una primavera fredda e un’estate in ritardo e troppo lunga. La conseguenza è stata un aumento delle rimanenze di magazzino e quindi delle opportunità per chi acquista in saldo. Anche le vendite di Natale sono andate peggio del previsto, registrando cali su tutto il territorio nazionale”. Ed anche secondo Confcommercio, su 25,8 milioni di famiglie italiane ben 16 milioni faranno ricorso ai saldi in un clima di sfiducia e recessione economica. “Penso però – afferma Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia – che prima o poi si dovrà assistere ad un’inversione di tendenza della spesa delle famiglie ed auspico che ciò possa coincidere proprio in occasione dell’avvio di questi saldi. Insomma, dopo un lungo periodo così austero, spero che, nonostante le preoccupazioni, la demoralizzazione e lo sconforto, gli italiani non rinuncino al tradizionale e straordinario rito dei saldi”. ROMA, 1 GEN – L’attesa sta per finire. Entro il fine settimana partiranno in tutta Italia i saldi invernali con promozioni di almeno il 30-40%. Sconti consistenti che, nella speranza dei commercianti, potrebbero segnare finalmente un’inversione di tendenza rispetto all’austerity degli ultimi anni di crisi, diventata ormai un’abitudine nei consumi delle famiglie italiane.I saldi potrebbero insomma rappresentare un primo momento di riscatto dopo un 2013 pessimo per il settore dell’abbigliamento, in cui hanno chiuso, ricorda la Federazione moda dell’associazione, 11.900 negozi, quasi 1.000 al mese. A partire da domani, data di avvio della stagione in Campania e Basilicata, e da sabato in poi nel resto d’Italia, gli italiani torneranno dunque a guardare le vetrine, studiando attentamente vecchio e nuovo cartellino, in cerca dei migliori affari o del regalo perfetto, trascurato prima di Natale perchè troppo caro. La spesa media di aggirerà sui 150 euro a testa (155 secondo Confesercenti, 148 secondo Confcommercio che stima un volume d’affari complessivo di 5,4 miliardi).”Dalle informazioni che provengono dai nostri associati – spiega Roberto Manzoni, Presidente di Fismo, l’associazione Confesercenti del commercio al dettaglio di moda e abbigliamento – i prossimi saldi saranno i più convenienti degli ultimi dieci anni: gli imprenditori praticheranno sconti sostenuti per recuperare un anno difficile: oltre alla crisi economica, il settore è stato colpito anche dal clima, con una primavera fredda e un’estate in ritardo e troppo lunga. La conseguenza è stata un aumento delle rimanenze di magazzino e quindi delle opportunità per chi acquista in saldo. Anche le vendite di Natale sono andate peggio del previsto, registrando cali su tutto il territorio nazionale”.Ed anche secondo Confcommercio, su 25,8 milioni di famiglie italiane ben 16 milioni faranno ricorso ai saldi in un clima di sfiducia e recessione economica. “Penso però – afferma Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia – che prima o poi si dovrà assistere ad un’inversione di tendenza della spesa delle famiglie ed auspico che ciò possa coincidere proprio in occasione dell’avvio di questi saldi. Insomma, dopo un lungo periodo così austero, spero che, nonostante le preoccupazioni, la demoralizzazione e lo sconforto, gli italiani non rinuncino al tradizionale e straordinario rito dei saldi”.
 Roma, 1 gen. – I primi a dare inizio ai saldi invernali saranno i commercianti di Campania e Basilicata domani, 2 gennaio, tutti gli altri partiranno il 4. Quelli della provincia di Trento decideranno autonomamente quando iniziare a fare sconti mentre Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta sono le regioni dove dureranno più a lungo (fino al 31 marzo), nel Lazio invece finiranno prima (il 14 febbraio). Ecco il calendario completo: REGIONI DATE CAPOLUOGHI ABRUZZO 4 gennaio per 60 giorni L’Aquila BASILICATA 2 gennaio – 2 marzo Potenza CALABRIA 4 gennaio per 60 giorni Catanzaro CAMPANIA 2 gennaio per 60 giorni Napoli E.ROMAGNA 4 gennaio per 60 giorni Bologna FRIULI 4 gennaio – 31 marzo Trieste LAZIO 4 gennaio – 14 febbraio Roma LIGURIA 4 gennaio – 17 febbraio Genova LOMBARDIA 4 gennaio per 60 giorni Milano MARCHE 4 gennaio – 1 marzo Ancona MOLISE 4 gennaio per 60 giorni Campobasso PIEMONTE 4 gennaio per 8 settimane Torino PUGLIA 4 gennaio – 28 febbraio Bari SARDEGNA 4 gennaio – 4 marzo Cagliari SICILIA 4 gennaio – 15 marzo Palermo TOSCANA 4 gennaio per 60 giorni Firenze UMBRIA 4 gennaio per 60 giorni Perugia VALLE AOSTA 4 gennaio – 31 marzo Aosta VENETO 4 gennaio – 28 febbraio Venezia BOLZANO (PROVINCIA) 4 gennaio – 15 febbraio Bolzano TRENTO (PROVINCIA) I commercianti determinano liberamente i periodi dei saldi Trento.
 Roma, 1 gen. – Al via da domani in Basilicata e Campania i saldi invernali, in tutte le altre regioni l’appuntamento è fissato per il 4 gennaio, con l’eccezione della Sardegna che ha anticipato la data di inizio al 6 dicembre 2013 per le zone colpite dall’alluvione. Con sconti iniziali tra il 30 e il 40% si spera nella ripresa dopo un anno difficile. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia, spenderà 340 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori, per un valore complessivo di 5,4 miliardi di euro, pari al 18% del fatturato annuo del settore. Secondo Fismo-Confesercenti invece la spesa media a persona si attesterà sui 155 euro. Saranno i più convenienti degli ultimi dieci anni – sottolinea l’associazione – con sconti a partire dal 30-40% da subito. (AGI)
(AGI) – Roma, 1 gen. – Il 2013 infatti è stato l’anno nero della moda. Secondo le stime dell’Osservatorio Confesercenti hanno chiuso quasi 1.000 negozi al mese. “Il 2013 – si legge in una nota – termina con la cessazione di oltre 11.900 imprese della distribuzione moda, al ritmo di 1.000 negozi chiusi ogni mese. Ci auguriamo che il 2014 porti finalmente la tanto attesa inversione di tendenza”. Nell’anno appena concluso ci sono state 5.457 aperture, 11.959 chiusure con un saldo di -6.502. 
Il Codacons sottolinea che otto negozianti su dieci a Napoli, Milano e Roma hanno già avviato i saldi dal 30 dicembre, in anticipo sulla data ufficiale. Si va da chi mette sfacciatamente le scritte promozionali in vetrina, a chi si ingegna inviando ai clienti sms, letterine, tessere sconto fino a chi, molto più semplicemente, abbassa il prezzo al momento dell’acquisto. In particolare, sottolinea l’associazione dei consumatori, i saldi sono già iniziati dell’85% dei negozi di Napoli (complice la partenza anticipata al 2 gennaio), l’80% di quelli di Roma ed il 75% di quelli di Milano (era il 65% il 27 dicembre). 
Secondo l’Osservatorio Federconsumatori infine il numero delle famiglie che si dichiarano propense ad acquistare a saldo sarà pari ad appena il 36%-37% di esse, ossia circa 8,9 milioni nuclei in totale. Ci sarà, inoltre, una forte diminuzione della spesa per i saldi, pari all’11,3%, rispetto allo scorso anno quando vi era già stata una contrazione del 18,8%. 

SI apre la stagione dei saldi: da oggi in Campania e Basilicata, da sabato in Calabria e nel resto d’Italia. E si spera in una lieve ripresa degli acquisti dopo un anno in cui in italia hanno chiuso, secondo la Federazione moda di Confcommercio, 11.900 negozi, quasi 1.000 al mese. E 500 erano solo nella provincia di Reggio Calabria. 

 

Secondo le stime, nei giorni degli sconti si muoverà un volume d’affari complessivo da 5,4 miliardi. E le promozioni raggiungeranno almeno il 30-40%. Anche se in diversi negozi della Calabria gli sconti sono già iniziati subito dopo Natale, pur se in assenza di cartelli fuori dalle vetrine o magari con il collaudato metodo degli “inviti” inviati via sms o mail e riservati ai clienti “fidelizzati” in possesso di tessera. 

Da sabto, comunque, i calabresi torneranno dunque a guardare le vetrine, studiando attentamente vecchio e nuovo cartellino, in cerca dei migliori affari o del regalo perfetto, trascurato prima di Natale perché troppo caro. La spesa media di aggirerà sui 150 euro a testa (155 secondo Confesercenti, 148 secondo Confcommercio).

«Dalle informazioni che provengono dagli associati della Fismo, l’associazione Confesercenti del commercio al dettaglio di moda e abbigliamento, i prossimi saldi – dice il presidente regionale dell’associazione degli esercenti, Michele Marcianò – saranno i più convenienti degli ultimi dieci anni: gli imprenditori praticheranno sconti sostenuti per recuperare un anno difficile: oltre alla crisi economica, il settore è stato colpito anche dal clima, con una primavera fredda e un’estate in ritardo e troppo lunga. La conseguenza è stata un aumento delle rimanenze di magazzino e quindi delle opportunità per chi acquista in saldo. Anche le vendite di Natale sono andate peggio del previsto, registrando cali in linea con tutto il territorio nazionale». 

I saldi invernali, secondo Marcianò, aiutano a sostenere sia i bilanci dei negozi che hanno risentito di una calo delle vendite, sia di quelle famiglie strette dalla crisi economica: «Per questo – commenta – non vanno di certo deregolamentati, ma tutelati, a partire dall’istituzione di una data davvero unica per tutta Italia. La liberalizzazione condurrebbe di fatto alla fine dell’effetto positivo del saldo, che resta un’importante opportunità per dare respiro ai commercianti gravati da una crisi che ha costretto numerosi negozi a chiudere i battenti». Anche le vendite di Natale sono andate peggio del previsto, registrando cali su tutto il territorio nazionale. E, fanno notare gli esperti, nel 2013 non ha aiutato nemmeno il clima, con una primavera fredda e un’estate in ritardo e troppo lunga.

Si punta forte sui saldi, quindi: anche secondo Confcommercio, su 25,8 milioni di famiglie italiane ben 16 milioni vi faranno ricorso in un clima di sfiducia e recessione economica.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE