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CATANZARO – Accordo raggiunto tra il Ministero delle politiche agricole e le Regioni sull’applicazione della Politica agricola comune (Pac) 2014-2020, per quanto riguarda la dotazione finanziaria dei Programmi di sviluppo rurale (Psr) regionali della prossima programmazione dei fondi comunitari. Alla riunione romana, alla presenza del capo del Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo surale Giuseppe Blasi, oltre all’assessore regionale calabrese Michele Trematerra, hanno preso parte anche il dirigente generale del Dipartimento agricoltura, foreste e forestazione della Regione Calabria Giuseppe Zimbalatti, l’Autorità di gestione del Psr Alessandro Zanfino e il dirigente del settore sviluppo rurale Giovanni Aramini. La dotazione finanziaria del Programma di sviluppo rurale della Calabria, rispetto al passato, è stata implementata. In particolare per il periodo della prossima programmazione, la Calabria riceverà 1.103.562.000 euro, «a testimonianza – afferma lo stesso Trematerra – della riconosciuta capacità amministrativa che la Regione ha dimostrato in questi anni nella gestione dei fondi comunitari». Al termine dell’incontro Trematerra ha ribadito il suo compiacimento «perchè il Dipartimento regionale è riuscito nel suo intento di salvaguardare il comparto agricolo calabrese. Nonostante la Calabria meritasse di più – ha affermato – siamo comunque soddisfatti dei risultati ottenuti, considerando che stiamo attraversando un momento di forte crisi generale e che i fondi comunitari sono stati concessi e suddivisi in maniera più ponderata rispetto al passato. E’ stato determinante, ai fini dell’intesa, proprio il voto favorevole della Calabria, unica fra le ventuno regioni che ha esitato sulle condizioni dell’accordo. Pertanto, pur sapendo di meritare qualcosa in più – ha precisato l’esponente della Giunta – abbiamo votato si all’accordo sulla programmazione 2014-2020 inerente allo sviluppo rurale, per senso di responsabilità nei confronti dei nostri agricoltori e di quelli di tutta Italia che, mai come adesso, hanno bisogno di certezze e punti fermi, nonchè di rapidità ed efficienza burocratica».

La Regione Calabria contribuirà, inoltre, anche al finanziamento di quattro Piani operativi nazionali, ritenuti dallo stesso Trematerra «della massima rilevanza perchè avranno certamente importanti ricadute sul territorio calabrese, che riguardano il piano irriguo, la gestione del rischio, la biodiversità e la rete rurale nazionale. La Calabria – ha dichiarato infine Trematerra – d’accordo con le altre Regioni, ha chiesto al Governo e all’Europa di escluderedal calcolo delle spese che concorrono al patto di stabilità interno, la quota di cofinanziamento regionale per lo sviluppo rurale».
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