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Roma, 17 gen. (Adnkronos) – E’ sulla rampa di lancio il nuovo piano nazionale degli aeroporti. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ha presentato oggi al Consiglio dei ministri l’informativa che dà il via all’iter che il nuovo piano dovrà seguire in vista del suo decollo. 
Il piano, secondo quanto s’apprende, suddivide il Paese in dieci bacini e individua 11 aeroporti strategici, che sono quelli che rientrano nei core network internazionali. Ci sono poi 26 aeroporti di interesse nazionale, che debbono rispettare due precise condizioni: la specializzazione e la compatibilità economica-finanziaria. 
Come ha spiegato Lupi nei giorni scorsi, dopo il primo passaggio in Consiglio dei ministri, partirà il confronto con le Regioni al termine del quale il piano tornerà sul tavolo del Governo per il varo di un provvedimento, che poi passerà al vaglio delle competenti commissioni parlamentari. 
(Adnkronos) – Il piano presentato dal ministro Lupi, che mira a ”creare le condizioni di uno sviluppo organico del settore”, poggia, innanzitutto, sul ridisegno della mappa aeroportuale del Paese in dieci bacini di traffico omogeneo: Nord Ovest, Nord Est, Centro-Nord, Centro Italia, Campania, Mediterraneo-Adriatico, Calabria, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale, Sardegna. 
In ciascun bacino, viene individuato un aeroporto strategico, che sono quelli inseriti nella core network europea, tra i quali, in primis, i gate intercontinentali Milano Malpensa, Venezia, Roma Fiumicino. Gli altri scali strategici sono Bologna, Pisa/Firenze (è questa l’unica eccezione alla regola di un solo aeroporto strategico per ciascun bacino e questo in considerazione delle caratteristiche morfologiche del territorio e a condizione che tra Firenze e Pisa si realizzi la piena integrazione societaria e industriale), Napoli, Bari, Lamezia, Catania, Palermo e Cagliari. 
Il piano individua poi 26 aeroporti di interesse nazionale: si tratta di Milano Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo (bacino Nord Ovest); Verona, Treviso, Trieste (Nord Est); Rimini, Parma, Ancona (Centro Nord); Roma Ciampino, Perugia, Pescara (Centro Italia); Salerno (Campania); Brindisi, Taranto (Mediterraneo/Adriatico); Reggio Calabria, Crotone (Calabria); Comiso (Sicilia Orientale); Trapani, Pantelleria, Lampedusa (Sicilia Occidentale); Olbia, Alghero (Sardegna).

ROMA – E’ sulla rampa di lancio il nuovo piano nazionale degli aeroporti. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ha presentato oggi al Consiglio dei ministri l’informativa che dà il via all’iter che il nuovo piano dovrà seguire in vista del suo decollo. Il piano, divide il Paese in 10 dieci bacini di traffico omogeneo, ciascuno con un aeroporto strategico, con distanza massima di 2 ore di percorso in auto dallo scalo strategico. Uno dei bacini è proprio la Calabria che avrà snodo strategico a Lamezia. Ci sono poi in tutta Italia 26 aeroporti di interesse nazionale, che debbono rispettare due precise condizioni: la specializzazione e la compatibilità economica-finanziaria. E tra questi figurano per la Calabria Reggio e Crotone. Ciò significa che i due scali dovranno dimostrare di possedere i requisiti necessari per poter continuare a sussistere.

Come ha spiegato Lupi nei giorni scorsi, dopo il primo passaggio in Consiglio dei ministri, partirà il confronto con le Regioni al termine del quale il piano tornerà sul tavolo del Governo per il varo di un provvedimento, che poi passerà al vaglio delle competenti commissioni parlamentari. Il piano presentato dal ministro, che mira a ”creare le condizioni di uno sviluppo organico del settore”, poggia, innanzitutto, sul ridisegno della mappa aeroportuale del Paese. i dieci bacini di traffico omogeneo sono: Nord Ovest, Nord Est, Centro-Nord, Centro Italia, Campania, Mediterraneo-Adriatico, Calabria, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale, Sardegna. In ciascun bacino, viene individuato un aeroporto strategico, che sono quelli inseriti nella core network europea, tra i quali, in primis, i gate intercontinentali Milano Malpensa, Venezia, Roma Fiumicino.

 Gli altri scali strategici sono Bologna, Pisa/Firenze (è questa l’unica eccezione alla regola di un solo aeroporto strategico per ciascun bacino e questo in considerazione delle caratteristiche morfologiche del territorio e a condizione che tra Firenze e Pisa si realizzi la piena integrazione societaria e industriale), Napoli, Bari, Lamezia, Catania, Palermo e Cagliari.

Il piano individua poi 26 aeroporti di interesse nazionale: si tratta di Milano Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo (bacino Nord Ovest); Verona, Treviso, Trieste (Nord Est); Rimini, Parma, Ancona (Centro Nord); Roma Ciampino, Perugia, Pescara (Centro Italia); Salerno (Campania); Brindisi, Taranto (Mediterraneo/Adriatico); Reggio Calabria, Crotone (Calabria); Comiso (Sicilia Orientale); Trapani, Pantelleria, Lampedusa (Sicilia Occidentale); Olbia, Alghero (Sardegna).

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