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REGGIO CALABRIA – “Disposti a tutto per le nostre famiglie”.  E’ lo striscione che compare sopra il campanile di Palazzo San Giorgio dove cinque dei 270 lavoratori della Multiservizi, la società mista sciolta per ndrangheta, hanno trascorso la notte mentre decine di altri lavoratori li hanno supportati dalla sottostante piazza Italia.

In giornata si è svolto un doppio vertice. La delegazione sindacale composta da Mimma Pacifici e Franco Manunta per la Cgil, Giuseppe Larizza della Fit-Cisl, Giuseppe Rizzo della Uil, dopo essere stata al vertice tecnico di Palazzo San Giorgio a colloquio con la terna commissariale, sono stati adesso ricevuti anche dal prefetto Claudio Sammartino. I lavoratori attendono in piazza di avere notizie e valutano l’opportunità di un nuovo blocco stradale.

Una protesta, la loro, che ieri ha visto paralizzata la città a causa dei molteplici blocchi stradali messi in atto dai lavoratori che prima hanno interdetto la  circolazione sul lungomare cittadino, successivamente in via Torrione ed Aschenez. I lavoratori protestano perché non di riesce a trovare collocazione lavorativa in una in House stante la situazione di quasi dissesto in atto nel comune di Reggio Calabria, come hanno evidenziato le motivazioni della bocciatura da parte della Corte dei Conti di Catanzaro del piano di rientro dal debito previsto dall’ente.

 

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