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COSENZA – In Calabria ci sono ventiseimila donne disoccupate in più rispetto al 2011. Sono i dati che emergono da una ricerca Demoskopika sui posti di lavoro persi nell’ultimo anno. Il tasso di disoccupazione femminile è balzato al 23,5 per cento, in rialzo di dieci punti percentuali rispetto al 2011. Il che si traduce in quasi 60mila donne calabresi in cerca di lavoro, vale a dire oltre 26 mila disoccupate in più rispetto al 2011. Parallelamente la quota di occupate si è contratta di quasi 2,5 punti percentuali tra il 2011 ed il 2013 con circa 20 mila posti di lavoro persi tra le donne in soli due anni.

«La perdita di 20mila posti di lavoro tra le donne calabresi pesa come un macigno sulle famiglia calabresi. E’ come se improvvisamente chiudesse l’intero gruppo Fininvest o, in un colpo solo, restassero a casa tutti i dipendenti del Gruppo Unipol, Edison ed Erg messi insieme» afferma l’economista Raffaele Rio, nel commentare i dati.

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