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SARA’ proibito in Italia produrre bevande che si definiscano aranciata ma che all’inerno non contengano almeno un quinto di succo d’arancia. A quattro anni di distanza dall’iniziativa “non lasciamo sola Rosarno-coltiviamo gli stessi interessi” portata avanti dalla Coldiretti e che ha visto la partecipazione delle amministrazioni comunali a livello regionale ma anche nazionale, la Camera dei Deputati ha approvato ieri all’interno della “Legge Comunitaria”, la norma che innalza  la percentuale di succo di arance nelle aranciate prodotte e commercializzate in Italia, portandola, appunto, dal 12 al 20%. 

Una iniziativa che è partita dalla Calabria e che ha portato a un emendamento del Pd che ha visto primo firmatario Nicodemo Oliverio. Il provvedimento, sostiene ora Coldiretti, aiuterà i produttori di arance e farà consumare più frutta ai giovani: sono previsti 200 milioni di chili di arance all’anno in più che saranno consumate dai 23 milioni di italiani che bevono bibite gassate. Una battaglia – afferma un soddisfatto il presidente di Coldiretti Calabria, Molinaro – che ci pone all’avanguardia nella indispensabile lotta  per cambiare norme antistoriche ed avere l’indicazione di origine in etichetta che vuole la stragrande maggioranza dei cittadini e trova ostacoli solo dalle potenti lobby industriali.

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