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CATANZARO – Truffe ai danni della Unione europea da parte di 20 imprenditori agricoli, agronomi e rappresentanti legali di aziende agricole e società di consulenza. A denunciarlo è il ministero delle Politiche agricole comunicando che i Nuclei Antifrodi Carabinieri del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari hanno avviato un programma straordinario di controlli sul sistema dei finanziamenti dell’Unione Europea nella Politica Agricola Comune, accertando condotte fraudolente per oltre 5 milioni di illeciti in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Lazio. 

Le accuse sono truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea, falso ideologico e l’associazione per delinquere. L’attività di verifica si è conclusa in questi giorni e le più gravi irregolarità sulla corretta destinazione dei finanziamenti dell’Unione europea, destinati a sostenere il comparto agroalimentare, sono state individuate nei settori degli aiuti destinati al rinnovamento aziendale (“frodi strutturali”), nell’ambito del Piano Sviluppo Rurale e nei settori seminativo, olivicolo e biologico. 
Attività illegali connesse con malversazioni e distrazioni di finanziamenti sono state accertate anche sulle pubbliche forniture dei programmi per gli “Aiuti agli indigenti”. 
«I risultati ottenuti dalle operazioni dei Nac – ha commentato Martina – dimostrano quanto sia efficace e capillare l’azione di controllo su tutto il territorio italiano. Smascherare truffe e illeciti nell’ambito dei finanziamenti europei è un passaggio fondamentale per difendere e tutelare le imprese che lavorano onestamente e che godono legittimamente del sostegno dei fondi Ue. Dobbiamo proseguire su questa strada – ha concluso il ministro – senza mai abbassare la guardia».
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