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LAMEZIA TERME – Negli ultimi cinque anni, dal 2008 al 1013, in Calabria si è verificata una riduzione di 3.548 imprese e una perdita di 60 mila occupati dal 2009 al
2013. Sono questi alcuni dei dati contenuti nel Rapporto Unioncamere Calabria 2014 che sarà presentato il 14 luglio a Lamezia Terme nel corso del Forum dell’economia regionale.

Nel 2013, inoltre, il tasso di crescita regionale, seppure leggermente negativo (-0,2%), è stato più favorevole rispetto al dato nazionale (-0,5%). Il presidente di Unioncamere Calabria, Lucio Dattola, afferma che «il Forum è un importante appuntamento istituzionale durante il quale Unioncamere Calabria presenta lo stato di salute
dell’economia della nostra regione. Una fotografia del nostro sistema socio-economico e produttivo, da offrire ai policy makers, alle istituzioni e alle rappresentanze imprenditoriali per comprendere in quale direzione sta andando la nostra regione, quali sono le criticità e dove è necessario intervenire. Le leve per favorire condizioni per una ripresa duratura risiedono nel miglioramento dell’accesso all’export e nell’attrazione di nuove risorse che deve provenire anche da altre fonti di origine. Pensiamo all’internazionalizzazione turistica, che permetterebbe non solo di esportare cultura, sapori e immagini dei nostri territori all’estero, quanto di amplificare l’immaginario collettivo della nostra terra, e la portata commerciale delle produzioni, soprattutto in alcuni settori, quali l’agroalimentare, che con essa hanno un legame imprescindibile».

«La Calabria si colloca – prosegue – quale prima regione italiana per incidenza delle imprese familiari sul totale imprenditoriale. Ed il nostro primato, e questo ci conforta, si estende anche alla componente giovanile del capitalismo familiare, con una quota superiore a quella di tutte le altre regioni italiane (13,2% a fronte del 7,9% rilevato
per la media nazionale). E su questi fronti, così come sull’accesso al credito, sull’internazionalizzazione e la qualificazione del tessuto imprenditoriale regionale, anche il
sistema camerale calabrese si adopererà con il massimo impegno e la consueta professionalità, nonostante le incertezze che lo stesso sta vivendo, che ne compromettono la stessa sopravvivenza».

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