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ROMA – Dopo le cattive notizie legate alla pressione fiscale locale tra le più alte d’Italia (LEGGI) e al numero dei pensionati che quasi pareggia il numero complessivo dei lavoratori (LEGGI) per la Calabria arriva una notizia che può definirsi tutto sommato positiva. La notizia riguarda gli ultimi dati elaborati dall’Inail relativi agli infortuni sul lavoro registrati e accertati nel corso dell’anno 2013.

Secondo l’Istituto nazionale per gli infortuni sul lavoro in vetta alla classifica con il maggior numero di morti bianche c’è la Lombardia che fa segnare 122 decessi su un totale di 660. Per quanto riguarda la Calabria, invece, la situazione appare meno difficile di quanto si possa immaginare, nel corso della 2013, infatti, le morti sul lavoro accertata dall’Inail sono state in tutto 15 ponendo la regione nella zona bassa della graduatoria davanti solo a Friuli Venenzia Giulia, Molise, Basilicata e Valle d’Aosta. 

C’è da dire, comunque che nella statistica in questione rientrano solo i decessi sul lavoro denunciati all’Inail. Sono da escludere i casi in cui si registrano incidenti legati all’utilizzo di trattori e macchine agricole nel lavoro autonomo nei campi.

La dislocazione degli incidenti per area geografica chiarische che il maggior numero di morti bianche si è verificato nel Nord-Ovest (180) seguito dal Centro Italia (148), dal Nord-est (134) e dal Sud (133) a parte le isole maggiori che hanno fatto segnare un totale di 65 decessi.

Questa la statistica integrale per regione (incluse le province autonome di Trento e Bolzano): Lombardia 122, Emilia Romagna 59, Lazio 57, Veneto 53, Toscana 52, Sicilia 48, Campania 44, Puglia 42, Piemonte 39, Umbria 21, Marche 18, Abruzzo 17, Liguria 17, Sardegna 17, Calabria 15, Friuli Venezia Giulia 14, Molise 8, Basilicata 7, Trento 6, Valle D’Aosta 2, Bolzano 2.

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