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BRUXELLES – Per Sicilia, Calabria e Campania resta il rischio di perdere i fondi della programmazione 2007-2013. E’ emerso durante il briefing di presentazione dell’adozione dell’accordo di partenariato con l’Italia. «Ci sono preoccupazioni perchè c’è il rischio – osserva Nicola De Michelis, della direzione generale Politiche regionali – che a fine 2015, quando si chiude definitivamente il periodo di programmazione» queste tre Regioni non siano in grado di dimostrare di aver speso tutti i fondi a loro disposizione, perdendoli.

«Ora che è stato adottato l’accordo di partenariato con l’Italia, dobbiamo analizzare i programmi operativi nazionali (Pon) e quelli regionali (Por)», ha aggiunto Demichelis, in vista del via effettivo della programmazione. «Per le politiche di coesione allo stato mancano all’appello i programmi di Campania, Calabria e Sicilia» ultimi in assoluto in Ue assieme ad un programma svedese.

 Su 300 programmi operativi tra regionali e nazionali a livello Ue, una quarantina saranno “adottati” entro fine anno, un’altra sessantina saranno “chiusi” entro l’anno con «l’adozione il prossimo anno», mentre tutto il resto «non sarà adottato prima di metà del 2015», con un ritardo nell’inizio della programmazione. Secondo quanto spiegato, una prima parte di programmi italiani, una decina in tutto, dovrebbero essere nel gruppo dei sessanta che saranno definiti a fine 2014 per essere poi adottati a inizio 2015.

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