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ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Gli strumenti per la ricerca ed il monitoraggio realizzati e collaudati dall’Area marina protetta Capo Rizzuto in collaborazione con Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sono state inviate all’Isola del Giglio per monitorare l’impatto e lo stato di salute delle praterie di Posidonia oceanica a seguito la rimozione del relitto “Concordia”.

In particolare, si tratta di un prototipo di veicolo a traino con telecamere ad alta risoluzione in grado di riprendere il fondo marino in prospezione verticale, ideato nell’ambito del progetto Svi.Str.IN “Sviluppo Strumenti Innovativi” recentemente concluso e che sarà riproposto per ottimizzarne ulteriormente l’efficacia.

Con questo strumento è possibile effettuare riprese in continuo, per lunghe distanze e, mediante appositi software, realizzare video mosaici ed elaborazioni 2D e 3D fondamentali per monitorare e valutare lo stato di salute e l’estensione delle praterie di Posidonia oceanica e di altre fanerogame marine, di estrema importanza per gli equilibri biologici e lo stato di salute del nostro mare.

Questa metodologia, che ha visto coinvolti l’Ispra, con il Dipartimento I “ Monitoraggio della Qualità Ambientale Marina” e la Central Queensland University (Australia), ha riscosso particolare interesse anche in Europa ed è stata recentemente richiesta anche dall’Università di Zara – Dipartimento Scienze Marittime (Croazia) per applicazione nel monitoraggio delle praterie di Posidonia.

 

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