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CATANZARO – La Coca Cola prenda in considerazione l’ipotesi di utilizzare gli agrumi della piana Rosarno-Gioia Tauro. E’ l’invito che lancia il presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, in vista di Expo 2015. Quello che auspica Molinaro è un confronto, che per Coca Cola «sarebbe per Coca Cola una grande occasione nella più importante rassegna mondiale del cibo che arriva giusto cinque anni dopo la rivolta dei braccianti sfruttati».

«Il disagio sociale – prosegue Molinaro – ha toccato i lavoratori extra-comunitari ma anche i produttori agricoli che vedono sottopagato il loro lavoro poiché con meno di 15 centesimi la filiera non è remunerativa. Nonostante le promesse anche in sedi ufficiali di governo, che parlavano perfino di investimenti, la più nota multinazionale delle bibite ha abbandonato il campo rifornendosi di succo altrove».

Molinaro chiama in causa anche l’autorità portuale di Gioia Tauro: «Perchè non rende pubblici i dati sull’importazione di succo da altri paesi? E perchè il succo arriva a Gioia Tauro pur sapendo che in Calabria non c’è un insediamento industriale di bibite?».

Appello finale a Oliverio e al nuovo governo regionale: «Rosarno deve diventare una città simbolo del riscatto dell’intera Calabria. E la questione deve essere posta a livello nazionale con il coinvolgimento dei parlamentari calabresi»

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